venerdì 31 dicembre 2010

sabato 25 dicembre 2010

AUGURI GARGANO !

venerdì 24 dicembre 2010

BUON NATALE RAGAZZI !!!!!!!!!!!!!!!

martedì 21 dicembre 2010

Careca remake

lunedì 20 dicembre 2010

UN CAVANI E' PER SEMPRE !!!!!!!!!!!

GRANDI, GRANDI, GRANDISSIMI TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



sabato 18 dicembre 2010

Napoli Tu si' 'na cosa grande!

domenica 12 dicembre 2010

Genoa-Napoli 0-1, la mia pagella

De Sanctis 6,5 - Spettatore: ha acquistato il biglietto della curva....

Campagnaro 7 - Ce l'ha profumato: Hugo Boss ha cercato di vendere il suo profumo a Toni perchè gli puzzavano le ascelle....

Cannavaro 6,5 - Impeccabile , è sembrato decisamente meno "contratto"

Aronica 6 - Stakanovista : ha tenuto pulito la sua zona usando anche l'aspirapolvere...

Maggio 7 - Rinsavito. dopo la botta in testa di alcune settimane fa si è ricordato come si gioca... dopo la "mummerata" con Criscito ho avuto paura che perdesse nuovamente la memoria....

Pazienza 6 - Sfortunato : la prossima volta che va in takle deve prendere la caviglia dell'avversario invece del pallone....

Gargano 6,5 - Ha fatto la convergenza: finalmente hanno montato correttamente i piedi al nostro motorino...

Dossena 6 - Nervoso: Mazzarri deve ricordargli che se vuole crossare in area deve prima vedere se c'è almeno un compagno

Zuniga 5 - FU-FU : qualcuno deve resettare questo ragazzo che continua a dribblarsi anche negli spogliatoi...

Hamsik 7 - Incazzato : dopo la papera con l'Udinese ha insegnato al cognato come si battono le punizioni....era ora!

Cavani 6,5 - Triste : senza il Pocho vagava per il campo cercando in FU-FU(Zuniga) un valido compagno di reparto che nel frattempo si faceva un takle da solo in area rischiando un rosso diretto...


I subentrati:

Yebda 6 - Alì-Babbà : ha raccolto il fumo di Zuniga e ha collaborato ad arrostire il grifone...

Sosa s.v.

Mazzarri 6,5 - Adrenalinico : nelle sue vene hanno trovato Adrenalina purissima con tracce di globuli rossi....

sabato 11 dicembre 2010

O'rrevuoto (by Mimmop)

Cantaime dinte 'e canzone "scurdammece o'passato"
e allora tanta gente se n'hanno apprufittato,
o'ciucciariello è bravo o'ciucciariello è bello
e c'hanna fatte fesse ballanne a'tarantella.

Ma a' quanne ce sta Aurelio a'musica e' cagnata,
mò è a' voce do cannone ca' canta a' seranata.
O'posto da chitarra purtamme nu'libbotto
nui c'amme sfastriate mò scoppie o' quarantotto.

Nun ci sfuttite cchiù ca a'pizza e a'sfugliatella,
vulimme l'Europa e facimme o'burdello
chi ha date, ha date troppo e chi ha avuto, troppo ha avuto
dummeneca vincimmo e succede o'rrevuoto.

Nessun dubbio, nessuna paura. Amma vencere!!!! CARICAAAAAAAAAAAAAAA

Juve moscia moscia.....esce dall'Europa League!!!

giovedì 9 dicembre 2010

Tolleranza zero!

Si legge sempre piu' spesso e da piu' parti dei frutti di quella campagna mediatica e politica avviata in modo sistematico negli ultimi vent'anni da quella parte del nord (rappresentata primariamente dalla Lega, ma non solo) per ricondurre al Sud tutte le colpe dei fallimenti dell'Italietta nordista.
In questa offensiva (che comunque serpeggiava in precedenza in modo piu' ovattato ma sempre presente) noi saremmo la fonte del disavanzo pubblico, del debito pubblico, degli sprechi e del malaffare, dell'offensiva criminale e della corruzione politica, in una parola da secessionare come capro espiatorio.
Ovviamente si sottace che la massima parte dei governi quasi mai nella storia italica sono stati condotti dai napoletani, ne' ne rappresentavano i reali interessi. Al massimo portavano fieno nelle cascine di politici e mafiosi garanti dei voti necessari a mantenere quello status quo che garantiva il controllo politico e quindi economico dei poteri forti, tutti concentrati in poche regioni settentrionali, e in ben identificati soggetti.
Ora dicevo dei frutti, che possiamo cogliere in tutti i campi della realta' che ci riguarda, compreso il calcio.
Napoli ormai e' immagine di degrado, violenza e malaffare in Italia e all'estero, anche dove ben altri dovrebbero fregiarsi di tali titoli.
E cosi' si legge di dirigenti rumeni che sconsigliano i loro tifosi di recarsi nella incivile Napoli, di messicani che parlano di vittorie camorristiche, di tifoseria da isolare e a cui vietare trasferte, di trattamenti da appestati in ogni trasferta europea. Noi sappiamo bene chi ringraziare per tutto cio', e per non far prudere emorroidi surriscaldate, diro' che sicuramente parte di responsabilita' vanno a tutti quei coglioni che alimentano con le loro bravate da pseudo-tifosi, ma non mi si dica che questo giustifica tutto quello di cui sopra, perche' allora tutte le squadre italiane e la maggior parte delle squadre europee dovrebbero essere messe alla berlina ben piu' di Napoli per i comportamenti dei loro tifosi.
Ai nostri dico solo una cosa: non andate contro la Chiesa!
Agli altri: inizia la tolleranza zero contro i denigratori!!!

martedì 7 dicembre 2010

SI GONFIA LA RETE!!!!!!!!!!!

sabato 4 dicembre 2010

sabato 27 novembre 2010

Revenge!

Il blog in questo periodo causa la mia attuale location, andra' avanti un po' a singhiozzo, ma cerchero' comunque di postare quando possibile. Nel frattempo forza Napoli e andiamo avanti cosi'.



Te piacesse mio friulano
e truva' pure stavota
n'arbitraggio caliota
ca te fa vencere a mano.
Ma pe' mo' ne' Di Natale
ne' pe' Pasca o Epifania
po' sfata' sta litania-
ca ve pozza purta' male.
Vuje dimane senza meno
pigliarrate sule pali
infurtuni muscolari
e pallune a mani chiene,
primma 'o Pocho e po' Cavani
a ferni' cu Marekiaro
dint'a porta nu regalo
v'anna fa quann'e' dimane.

martedì 23 novembre 2010

La scuola!

Nella scuola di corso Italia i genitori sono in rivolta. A dire il vero, non tutti i genitori, solo quelli di alcune classi. Il motivo e' semplice: ci sono alcune sezioni dove gli alunni compromettono col loro comportamento il buon nome della scuola e danno un cattivo esempio agli altri, studiando poco e male, mettendo in disordine le loro aule, provocando spesso liti fra studenti.
Insomma, in poche parole, sono visti come un fastidio per l'educazione degli allievi di quei genitori protestatari.
A dire il vero, nelle sezioni piu' indisciplinate, gli alunni sono tutti di estrazione sociale bassa, un errore che salta agli occhi dell'ispettore venuto dalla direzione centrale in piazza Europa, per il quale meglio sarebbe stato tenere allo stesso livello le varie sezioni mescolando gli alunni in modo uniforme, senza creare una tale disparita' di aggregazione.
Inoltre, aver riservato i migliori docenti alle classi dei privilegiati ha contribuito ad accrescere quella disparita', specie se si tiene conto del fatto che sono mancati qualsivoglia controlli sulla qualita' dei programmi, sulla loro applicazione e sui risultati ottenuti.
Tali protocolli non potevano che sortire tali effetti e le colpe sono sicuramente imputabili( avendo essi i poteri e le forze necessarie) a tale assenza di controllo da parte delle autorita' preposte, il preside e il collegio di insegnanti, che hanno volontariamente dedicato risorse minime alle sezioni sotto accusa, riservando cosi' la restante gran parte alle altre.
Un errore che per l'ispettore e' stato frutto non di una pianificazione miope, ma di una volonta' ben determinata a privilegiare alcune sezioni a discapito di altre.
In conclusione, secondo l'ispettore, in questa scuola le sezioni raggruppate tutte nella parte esposta a sud, da ben 160 anni sono state lasciate all'incuria e alla prepotenza dei piu' forti volutamente, allo scopo di raccogliere voti per i collegi sindacali, rette per sostenere le spese, con la complicita' degli stessi insegnanti, corrotti e tenuti al loro posto da ignoranza, poverta' e paura di genitori e alunni disagiati.
Per l'ispettore una scuola -chiamata Italia -da chiudere!!

domenica 21 novembre 2010

Inception Berlusconi!

Vi propongo questo bel video....

venerdì 19 novembre 2010

L'oro 'e Bulogna...


Su, facimmece curaggio,
amma perzo, nun fa niente,
basta poco, dice 'o saggio
pe turna' po' cchiu' vincente.
Chesta squadra tene forza
nun se mette mai paura
comme 'o fierro tene 'a scorza
e cumbatte ogne sventura.
Pircio' mo' contro 'o Bologna
nuje scennimmo dint'all'arena,
diventanno cchiu' carogna
ce pigliammo 'a posta chiena.
Ne' Viviano ne' Di Vaio
po' ferma' chistu squadrone:
pecche' chi po' ferma' maje
na' valanga dint'o burrone?

martedì 16 novembre 2010

Comunicazione di servizio!

Questa settimana il blog e, diciamo cosi', a passo ridotto perche' sono impegnato.
Per cui uscira' solo il post di venerdi' propiziatorio, sperando che ci si riprenda immediatamente.
Forza Napoli...

venerdì 12 novembre 2010

Scurdammoce 'o passato....

Ueeeee'
sta arrivanno 'a capolista
'ncap'a tutti ce sta Reja
ca penzanno 'o primmo posto
chissa' comme s'arrecreja.
Caro Eddy, leva mano
cca' ce servono 'e tre punti
primma ca tu t'alluntane
chesta e' ll'ora 'e ce fa 'e cunti!
Nun c'e' spazzio pe' ricordi
chesta nave haje abbandunato-
cu Mazzarri ca sta a bbuordo
'o sorpasso e' assicurato!
Pircio' quanno dint'a panchina
tu t'assietto n'ata vota
niente chianto'a Matalena
si po' 'o Napule arrevota.

giovedì 11 novembre 2010

CHE GODURIA!!!!!!!!!!!!!!!!!

Cosa c'è di più bello di un gol al 94°?
Cosa c'è di più bello che vincere a casa di Cellino?
Cosa c'è di più bello che vincere nel campo dove ci hanno insultato per 93 minuti?
Perchè al 94°....tutta la m.... l'hanno ingoiata loro!!!!!!!!!!!!!!
Questa è la conferma che la giustizia divina.....esiste....a volte si smarrisce...ma esiste!

Impatto sulla performance sportiva della localizzazione

Oggi voglio solo linkarvi un pdf che analizza gli effetti della localizzazione sulla performance sportiva delle societa' di calcio di serie A, cioe' brevemente riassunto, di come la posizione geografica possa incidere sui risultati sportivi delle squadre meridionali, in quanto calate in un contesto economico piu' depresso e con meno risorse finanziarie, anche in presenza di bacini di possibili utenti molto numerosi. Se avete la curiosita' e la pazienza di leggere, vi riuscira' molto interessante per capire con una intelligente analisi, i motivi e i meccanismi alla radice di questo problema, che come sempre, e' legato a ragioni economico-politiche.
Un discorso che ben si lega a quelli affrontati nelle ultime settimane.


http://www.rdes.it/RDES_3_08_DIDOMIZIO.pdf

mercoledì 10 novembre 2010

Senza precedenti!!

Troppe vote e' andata male
sta partita e' assaje carogna
stanno comme all'animale
'ncarognuti dalla rogna.
Ma si proprio state male
ca sta rraggia nun se spogna
ve purtammo all'ospedale
per curarvi alla bisogna.
A parti' dall'allenatore
chistu Bisoli 'ngrifato
ca sta cca' da nu pare d'ore
e gia' sta tutte arraggiato,
v'allisciammo cu 'e carizzi
pe' calma chistu bollore
ddoje serrenghe 'e Lavezzi
che e' davvero un gran dottore.
Si nun ce basta, a 'o presidente
che di nome fa Cellino
quel bastardo gran fetente
ce lasciammo 'o ricurdino:
Di Cavani un gran fendente-
sardi a casa a capo chino.

martedì 9 novembre 2010

Il danno e la beffa.

La Lega Pro tra penalizzazioni e "dovere" di cambiamento

Nato il 01.07.1972, avvocato, iscritto al Foro di Bergamo, ex dirigente del Monza Brianza 1912, socio dello studio legale Di Cintio-Ferrari, si occupa di diritto sportivo. Consulente legale di TuttoLegaPro.com e TuttoMercatoWeb.com
05.11.2010 09:00 di Cesare Di Cintio articolo letto 401 volte
Fonte: TuttoLegaPro.com

© foto di Luigi Gasia/TuttoLegaPro.com

"Gentili lettori,

Il campionato è giunto ad un terzo del suo cammino e le classifiche sono state modificate per via dei deferimenti alla Procura Federale delle società che, nonostante le prime bocciature da parte della Co.vi.soc. nel mese di luglio, sono comunque riuscite a superare l’esame finale del Consiglio Federale del 5 agosto scorso. Le sanzioni sono state molto severe e la Commissione Disciplinare non ha fatto sconti proprio a nessuno ed, infatti, sono state comminate le sanzioni che sono andate ad incidere sulle classifiche di tutti i gironi della Lega Pro: Salernitana 2 punti di penalizzazione, Spal 1 punto, Cavese 5 punti, Foggia 1 punto, Foligno 1 punto, in Prima Divisione , mentre in Seconda Divisione Rodengo Saiano 1 punto, Canavese 2 punti, Villacidrese 5 punti, Sangiovannese 4 punti e Catanzaro 1 punto.

Ritengo che la logica seguita sia stata quella di voler inviare un serio monito a tutte le società in vista della prossima stagione sportiva per la quale tutti ci auguriamo che non si debba assistere all’ecatombe di società che per vari problemi non sono state ammesse ai campionati di Terza Serie. Mi auguro che tutti i dirigenti sportivi abbiano iniziato ad amministrare i sodalizi sportivi con mentalità aziendale poiché la drammaticità della situazione attuale è conseguenza delle scelte di coloro che hanno governato le società di calcio.

Non accetto che si possa addossare ogni responsabilità alla “crisi economica” che, a parere mio, è argomento che non vale a giustificare alcuni casi di mala gestio. Chi parla di crisi dovrebbe argomentare perché vi sono società come Albinoleffe, Atalanta, Monza, Portogruaro e Cittadella che non sono state sfiorate in alcun modo dal rischio di tracollo economico. Eppure la crisi è esistita, ed esiste, anche per queste ultime.

La spiegazione è semplice e risiede nel fatto che nei casi citati vi sono stati dirigenti lungimiranti e preparati che, nelle difficoltà del mercato, hanno posto in esser strategie aziendali per reagire al momento difficile ponendo attenzione alla gestione societaria finalizzata a patrimonializzare l'ente sportivo. Ed, infatti, è curioso come nel calcio non siano richieste particolari qualifiche per ricoprire i ruoli di Amministratore Delegato o Direttore Generale quando, invece, in altri settori dell'economia e dell'industria, certi incarichi vengono affidati solo a soggetti qualificati e di comprovata competenza in campo societario.

Le conseguenze? Le società di calcio falliscono ( e continueranno a fallire purtroppo) o non si iscrivono ai campionati ed, al primo “soffio di vento”, cadono come castelli di sabbia mentre le altre realtà aziendali, seppur con difficoltà, reagiscono alla crisi che, comunque, nel mondo del pallone è divenuta la scusa di tutti per ogni insuccesso. Ritengo che la preparazione in management sportivo, in materie giuridico-economiche o la conoscenza del regime fiscale delle società e della relativa legislazione sia un obbligo per chi assume poteri direttivi all'interno dei sodalizi professionistici poiché, questo patrimonio di conoscenze, vale molto più di chi ricopre un ruolo solo a fronte di una sponsorizzazione ( succede anche questo!) in certi casi nemmeno sostanziosa.

Credo che sia giunto il momento di dare “un giro di vite” al sistema della Terza Serie per iniziare a migliorare il calcio Italiano dalla base del Professionismo poiché, chi amministra le società, a mio parere, dovrebbe avere il “know-how” giuridico- sportivo per esercitare tale attività poiché, chi sceglie le strategie societarie, assume delle responsabilità non solo calcistiche ma anche civili e penali.

Le leggi sono cambiate e in pochi lo sanno: ad es. le recenti modifiche alla L.231/2001 hanno riflessi non di poco conto anche sulla materia sportiva, molti hanno grandi responsabilità e nemmeno sono a conoscenza dei rischi che corrono. Per ricoprire i ruoli decisionali bisogna avere una adeguata preparazione in materie giuridico-economiche ed esser professionisti della gestione aziendale: serve un cambiamento urgente!

L'errore, a mio parere, è continua la commistione tra gli incarichi tecnico-sportivi e aziendali che devono necessariamente esser ricoperti da soggetti con professionalità differenti poiché diverse sono le competenze richieste. Solo Lega Professionisti e Figc possono intervenire in tal senso e dettare le linee guida di una riforma strutturale del sistema poiché, per svolgere ogni professione al giorno d'oggi, è necessario ottenere una abilitazione ( avvocati, farmacisti, commercialisti, notai, medici, veterinari, dirigenti di azienda, managers di società) tranne che nel calcio ove ( in alcuni casi...??) è sufficiente avere alle spalle uno sponsor. Le conseguenze di queste scelte superficiali, però, sono drammatiche: prima o poi, i soldi (dello sponsor) finiscono se non amministrati soggetti in grado di orientare la strategia aziendale alla produzione di utili più a rincorrere sogni di mercato che, il primo luglio di ogni anno, si trasformano in incubi. "



Quest'articolo dell'avvocato di Bergamo (letto su Tuttonapoli.net) mette il dito in una piaga abbastanza infetta del nostro calcio, l'approssimazione e la impreparazione di tanti dirigenti di calcio soprattutto in Legapro.
E' vero che spesso i risultati sportivi sono frutto di programmazione prima di tutto economica, di una strategia aziendale e di un equilibrio nei conti. Non basta avere l'occhio clinico per prendere buoni giocatori- le cosiddette stelle in erba sconosciute- per avere la meglio nei vari campionati, anche perche' il calcio come il mondo e' cambiato, e le figure dei talent-scouts miracolosi come dei presidenti mecenati sono destinate al tramonto.
Tutte le societa' moderne hanno a disposizione innumerevoli strumenti per monitare calciatori e le spese dettate da motivi propagandistici e senza guardare al bilancio sono un lusso che il calcio non puo' permettersi -come i recenti tracolli dimostrano.
Pero' c'e' un'altra osservazione che si deve fare, perche' altrimenti sarebbe un'analisi incompleta e tendenziosa.
La maggior parte dei clubs penalizzati sono societa' meridionali.
Quindi ci sono solo due spiegazioni possibili:
o al sud non ci sono dirigenti e imprenditori capaci, o ci sono ragioni economiche piu' determinanti.
Ovviamente per l'avvocato di Bergamo la prima sara' sufficiente, per me altrettanto chiaramente no.
Quando i profitti mediamente in determinate regioni sono inferiori ad altre, in termini di incassi, sponsors e diritti di immagine, e' chiaro che si crea uno squilibrio nei bilanci per rimanere competitivi a livello nazionale, sia nelle serie superiori che in quelle inferiori.
Gia' la maggiore capacita' finanziaria degli imprenditori del nord (in termini di possibilita' di investimento) mettono in condizioni d'inferiorita' le societa' del sud, e questa e' una considerazione banale alla luce del fatto che da quando esiste il calcio nazionale, l'unica societa' meridionale che ha vinto due scudetti e' il Napoli.
Cosi' come la percentuale delle squadre meridionali nelle categorie superiori sono state sempre fortemente minoritarie.
Per cui per me si dovrebbe tenere conto anche del gap finanziario che incide sulle societa' meridionali, e avere una maggiore clemenza per non aggravare ulteriormente delle condizioni di inferiorita' con penalizzazioni pesanti sempre per la stessa parte geografica,tenendo soprattutto conto che si tratta di uno sport.
Specialmente in considerazione del fatto che in passato alcune societa'(soprattutto del nord) sono state graziate e altre mandate al macero.
Voglio dire, che sarebbe lecito attendersi delle decisioni, pur legittimamente comprensibili, pero' ammortizzate da meccanismi meno penalizzanti e con opzioni che consentano di recuperare in condizioni di svantaggio obbiettivamente presenti nel paese.
Nun facimmo sempe 'e curnute e mazziate.

lunedì 8 novembre 2010

Non ci esaltiamo!

Ed ecco che una vittoria sul Parma di Marino, che non vince mai, sui titoli dei giornali sportivi, diventa il trionfo del secolo, cosi' come ogni sconfitta diventa la catastrofe annunciata. Sempre dopo, pero'.
E' stata una buona vittoria, ma non realmente significativa, un segnale di crescita, perche' mostra una maturita' e il graduale inserimento di qualche tassello dalla panchina nel disegno complessivo.
Buon Yebda, sufficiente Sosa e Vitale, volenteroso Zuniga, affidabile Grava, dignitoso Cribari, questo ovviamente grazie anche alla pochezza del Parma, che mi sembra 'na varca 'mbriacata.
Di ben altro tenore sara' la partita di mercoledi' a Cagliari, dove ci aspettano col coltello fra i denti, per una ridicola rivalita' fra ultras, trasformatasi in assurda ostilita' dei tifosi verso i nostri colori, e addirittura verso i napoletani stessi.
Voglio spendere due parole verso questa enorme cazzata, scaturita da un episodio che non ci vede nemmeno direttamente coinvolti, uno spareggio salvezza a Napoli fra Cagliari e Piacenza che vide i quattro gatti napoletani presenti fra i piacentini, qualche gruppo gemellato per i tanti incroci e alleanze di questa minchia, tifare per il Piacenza.
Vi invito a leggere dei resoconti dove si parla di scontri quasi esclusivamente con la polizia, e di isolati gesti di qualche idiota, che naturalmente, non si sa come, viene identificato come napoletano, ma potrebbe essere benissimo piacentino.
...........
"Ho ritrovato un articolo scritto nel '97, una mia corrispondenza da Napoli in occasione dello spareggio salvezza tra Cagliari e Piacenza, finito male calcisticamente e soprattutto sotto il profilo sportivo: dall'aggressione gratuita di ultrà napoletani a danno dei sardi è nato un odio tra le tifoserie che ancora dura. Ero su quella nave con gli ultrà, non dimentico qui giorni e il senso di ingiustizia che fecero provare a migliaia di sardi. (c.c.)

Lunedì 16 giugno 1997 - Unione Sarda

Coltellate e cariche di polizia

Ai Campi Flegrei Palomba media per evitare il peggio

Napoli. Doveva essere una festa, una giornata memorabile, quasi uno scudetto al rovescio. Invece, la trasferta al San Paolo è finita male, malissimo. Scontri tra tifoserie, due aggressioni a bastonate e coltellate, cariche violente degli agenti dell'ordine pubblico napoletano dentro e fuori lo stadio.Al di là del risultato sportivo, il bilancio di questo spareggio andato in malora è pesante: due tifosi sardi accoltellati, sei contusi negli scontri insieme a due napoletani e due agenti. Stando alle notizie diffuse nella sala stampa della questura, il più grave ne avrà per dieci giorni. Non è detto che questa sia tutta la verità, visto che secondo chi ha assistito alla partita e soprattutto agli scontri, la polizia napoletana ha davvero tanto da farsi perdonare.

E sarebbe andata molto peggio se in occasione dell'ultima carica alla stazione ferroviaria Campi Flegrei, non fosse intervenuto il presidente della Regione. Federico Palomba stava attraversando la piazza insieme all'assessore Antonello Paba quando ha notato gli agenti in assetto da guerra correre verso un gruppo di tifosi sardi. Con molto coraggio, in un parapiglia dove hanno avuto la meglio i poliziotti, Palomba si è intromesso e ha bloccato la carica deicelerini napoletani. Sei feriti tra i sardi, i nomi non sono stati resi noti: il più grave ha la frattura del setto nasale e una vasta lacerazione sulla fronte. Ma la vicenda non finirà qui: ancora sotto shock il presidente Palomba ha chiesto di parlare immediatamente con il questore e col prefetto e nel frattempo ha difeso i tifosi sardi facendo scudo davanti a loro.


Il primo segnale di questa guerra cercata e voluta dagli ultrà napoletani è arrivato pochi minuti dopo lo sbarco della nave Capo Sandalo, quella che tra gli altri trasportava gli Sconvolts. Erano le tredici, i pullman del Ctm incolonnati stavano attraversando il rettilineo di via Nuova Marina diretti allo stadio quando, all'altezza di piazza Piedigrotta, due teppisti hanno preso a sassate la carovana rossoblù. Immediata la risposta degli ultrà cagliaritani che dai finestrini dei pullman hanno lanciato di tutto: seggiole di plastica e bottiglie.Poi, alle 14, due sardi di 21 e 27 anni sono stati provocati e aggrediti all'uscita da una pizzeria. Prima il solito copione di insulti, poi le botte: in venti contro due. Il tifoso più giovane è stato accoltellato lievemente a una natica e alle gambe; ne avrà per dieci giorni. L'altro, invece, è stato colpito alle gambe con un bastone. Trasportati subito al pronto soccorso, i ragazzi hanno potuto assistere ugualmente alla partita.Ma la battaglia autentica è nata sugli spalti del San Paolo poco prima che lo spareggio iniziasse. Un ultrà napoletano, rappresentante dello stretto manipolo di tifosi *, ha scambiato la propria sciarpetta con un ultrà rossoblù. Sembrava un gesto palese di gemellaggio e solidarietà solidarietà . Invece era una provocazione: dopo qualche minuto, dalla tribuna centrale i napoletani hanno preso a insultare la tifoseria cagliaritana. Poi, quando il Piacenza è passato in vantaggio, i padroni di casa hanno esultato con gli emiliani.

È stato questo il preludio di uno sfottò pesantissimo. Tra il primo e il secondo tempo un giovane ultrà di casa ha sfilato con una bandiera bandiera biancorossa sotto la curva dei cagliaritani, mentre un altro staccava a uno a uno gli striscioni rossoblù piantati sulle gradinate. Misteriosamente, i soliti agenti non hanno visto nulla ma hanno avuto un occhio di riguardo (picchiandolo di santa ragione alle spalle) per il tifoso cagliaritano che ha scavalcato e inseguito il teppista per riprendere gli striscioni. A quel punto è scoppiato il finimondo: dalla curva dei sardi sono volate bottiglie contro i poliziotti che hanno tentato, a vuoto, una prima carica. Qualche istante ancora e la carica degli agenti c'è stata davvero. Ne hanno fatto le spese in tanti, ultrà che hanno sfidato la polizia, ma anche semplici spettatori come il giornalista Antonello Lai, che è finito a terra ed è stato calpestato.Quando l'arbitro ha fischiato l'ingresso solenne del Cagliari nel purgatorio del calcio italiano, si sono scatenati gli altri incidenti.

Erano le 18,40, quando a due passi dallo stadio San Paolo, alcuni tifosi in partenza per Civitavecchia dalla stazione di Campi Flegrei hanno incrociato un gruppo di agenti napoletani. Èpartito qualche insulto, forse anche una lattina ha colpito alle gambe un poliziotto, ma la reazione degli agenti è stata pesantissima. «Hanno ferito a colpi di casco sei ragazzi», raccontano Fernando Garau di Arzachena e Massimo Cogoni, studente a Siena, «e hanno sparato qualche lacrimogeno. Èstata sicuramente una reazione spropositata».Nessun commento sull'episodio al commisariato di San Paolo, salvo la conferma che nel corso della giornata due agenti sono rimasti contusi. Certo è che nel giro di pochi minuti, soccorso dal presidente Palomba, un giovane col volto coperto di sangue è stato caricato sull'ambulanza e ricoverato in ospedale. A pochi passi dalla stazione, in quello stesso istante, un giovane della provincia di Oristano è stato accoltellato alle gambe da quattro delinquenti napoletani. Prima di picchiarlo, gli hanno chiesto da dove venisse. Avuta la conferma, al gridosardo di * si sono gettati su di lui. È questo l'ultimo triste episodio di una trasferta che non doveva finire così. E il silenzio dei tifosi che in fila sono risaliti sulle navi racconta da solo tutta l'amarezza per una sfida sportiva che si poteva anche perdere. Ma che non doveva diventare una battaglia.

CLAUDIO CUGUSI - Unione Sarda
"


Questa merda, che naturalmente e' il solito giornalaio ricottaro, pur di arruffianarsi i lettori, trasforma quella che e' la norma di ogni cronaca di ordine pubblico quando ci sono gli ultras in mezzo, in una questione con la citta' di Napoli, solo perche' i poliziotti, a suo dire, sono napoletani. UAHUAHUAH!!!
Se dovessimo odiare le squadre solo per le cariche delle polizie sugli ultras, staremmo in guerra con la totalita' degli avversari affrontati nei secoli.
Ho visto anche le immagini di quella partita, ed e' chiara la rabbia degli ultras rossoblu per il ritorno in B, in uno stadio dove da una parte ci sono i cagliaritani e nella curva opposta i piacentini.
Il resto dello stadio vuoto, a dimostrare quale interesse potessimo avere per lo spareggio. Ma anche ammettendo per assurdo che ci fosse stato qualche gruppetto sparuto di tifosi gemellati col Piacenza, queste sono cose da ultras, interne a dinamiche idiote che nulla hanno a che fare coi sentimenti dei tifosi.
A questo idiota armato di penna voglio solo dire che fra Napoli e Cagliari non c'e' alcuna rivalita', ne' storica, ne' politica, ne' geografica, ne' sportiva che ci divida, all'infuori di idiozie farneticanti del suo presidente, un altro magliaro schifato dai suoi stessi tifosi, e di persone come l'estensore dell'articolo che soffiano sul fuoco della violenza per i propri interessi, populistici e truffaldini.
Seguire le manie leghiste di insultare Napoli perche' e' stata l'emblema di una nazione vinta, sfruttata e oggi derisa, e' da pecoroni che seguono il gregge, non degno di intelligenza e cultura, che come in ogni parte d'Italia, le realta' locali vanno perdendo, a causa di una politica e di una informazione becera e truccata.
Cagliari rappresenta un popolo altrettanto vinto e deriso, e alimentare un odio sportivo per Napoli e' una guerra tra vinti senza senso e senza onore.
Spero che si sappia andare nella direzione opposta e marciare insieme verso una rinascita e una ribellione a quanti ci hanno bistrattato in passato, quel potere mafioso che ci ha fatti schiavi e non cittadini con le stesse opportunita'.

domenica 7 novembre 2010

Sei venuto dall'Uruguay pe' ce levà a miez' 'e uaje...!!!

Facimmone sasicce!

Venerdi' mi sono intossicato, per cui la poesia propiziatoria la pubblico oggi. Forza azzurri.


'A partita e' tosta assaje
pochi cambi nuje tenimmo
ma nun c'arrendimmo maje:
sempe all'erta nuje cadimmo.
Appriparate Ghirardi
t'amma fa comme 'o presutto
te 'nzaccammo,presto o tardi,
uosso cotena carne e strutto,
purchiciello arraggiato
chesta vota nun c'e' scampo
na' braciola arravugliata
priparata mmiez'o campo,
ddoje purpette dint'a porta
l'haje 'a pruva'-so troppo bone-
nu suffritto chin'e forte
te fa 'o musso a cupertone.
E po' comme diggestivo
a finale c'e l'amaro-
ma che cazzo te credivo?
Cca' t'aspetta 'o macellaro!


sabato 6 novembre 2010

Walterino dice : RESETTIAMO !


...e nuie RESETTAMMMMM!!!!!

I ragazzi hanno fame....di Parmigiana !!!!!!!!!!!!!!!!

venerdì 5 novembre 2010

Un tempo di goduria....purtroppo.

C'ho il veleno in corpo.
Il giocatore inglese che ho da sempre piu' ammirato, l'unico che veramente considero un fuoriclasse di livello assoluto (altro che Beckam e Rooney di sta minchia), mi ha fatto lo sgarbo piu' grande che potessi ricevere:l'hat trick contro il Napoli sull'uno a zero per noi.
MALEDETTO!!!
Certo me la devo prendere con i nostri difensori che gli hanno fornito gli assists su un piatto d'argento, ma sarebbe inutile visto che ormai ci siamo abituati a questi regalini, anche se accadono con avversari sempre piu' di livello.
Ovviamente piu' affronteremo grandi squadre, maggiore sara' il rischio di queste debacles, per cui il processo di rafforzamento deve essere piu' deciso nelle varie finestre di mercato, e a gennaio sara' d'uopo mettere riparo a quelle deficienze mostratesi in questa parte di stagione. In primis un attaccante che possa subentrare ai titolari con continuita' e resa, poi un rinforzo o due in difesa superiore agli attuali. Anche con la cessione eventualmente di Santacroce se Mazzari non lo vede adatto. Per il resto
VAFFANCULO REDS!

giovedì 4 novembre 2010

Godiamocela!



Oggi vi invito solo a godervi la partita, sicuri che i nostri ragazzi si impegneranno come sempre al massimo delle loro possibilita'. Mi aspetto solo una prova di carattere e la voglia di mettersi in mostra su un palcoscenico importante, atteso dai tifosi da molti anni, una festa speriamo con regalo accluso, cioe' i tre punti.
Sappiamo quanto le squadre inglesi in casa si trasformino, guidate da una mentalita' agonistica e un tifo incessante, ma ci siamo sorpresi tante volte di questo Napoli nel bene e nel male, prepariamoci solo allo spettacolo. Pensiamo solo a divertirci, che domenica si torna al lavoro...

mercoledì 3 novembre 2010

Dedicata!






Ahhh, Liverpool guarda il mare azzurro
ahhh, guarda come il cielo e' azzurro!
Questi colori
vestono il mondo e la gente si accende perche'
vive in un sogno,
proprio quassu',
del nostro Napoli che lotta e vince per noi
a Liverpool
solo un grande amore
che nasce dentro al cuore
un fuoco di passione
che non si spegne mai!

......
Ahhh, Liverpool guarda il mare azzurro
ahhh, guarda come il cielo e' azzurro!
.....

solo una piccola dedica su una musica che amo per i ragazzi di Liverpool e per i nostri ragazzi a Liverpool.

martedì 2 novembre 2010

Disciplina & Self-control!

Scusate il piccolo ritardo, dovuto alla difficolta' di reperire i dati.

SQUADRE - Ammonizioni
# Squadra Ammoniti

1 Bologna 27
2 Genoa 23
3 Parma 22
3 Napoli 22
3 Chievo 22
6 Roma 21
6 Lecce 21
8 Palermo 20
9 Brescia 19
10 Udinese 18
10 Fiorentina 18
10 Cesena 18
13 Sampdoria 17
13 Milan 17
13 Cagliari 17
13 Bari 17
17 Juve 16
18 Catania 14
19 Inter 13
20 Lazio 12


GIOCATORI - Espulsioni
# Giocatore Squadra Espulsi

1 Colucci Cesena 2
2 Diamanti Brescia 1
2 Fernandes Chievo 1
2 Montolivo Fiorentina 1
2 Vargas Fiorentina 1
2 Moretti Genoa 1
2 Biava Lazio 1
2 Giacomazzi Lecce 1
2 Munari Lecce 1
2 Blasi Napoli 1
2 Cannavaro Napoli 1
2 Pazienza Napoli 1

2 Lucarelli Parma 1
2 Dzemaili Parma 1
2 Totti Roma 1
2 Mexes Roma 1
2 Burdisso Roma 1
2 Coda Udinese 1
2 Von Bergen Cesena 1
2 Ruben Olivera Lecce 1

classifica giocatori falli
42 Campagnaro Napoli 15
42 Pazienza Napoli 15
63 Cavani Napoli 13
71 Lavezzi Napoli 12
84 Cannavaro Napoli 11
94 Dossena Napoli 10
94 Aronica Napoli 10
94 Yebda Napoli 10
142 Maggio Napoli 8

Allora...
siamo gia' terzi come numero di ammonizioni, primi come espulsioni (3), ma come vediamo, siamo assolutamente una squadra molto meno fallosa di tante altre, visto che i primi giocatori per numero di falli ne hanno totalizzati 15 al 42mo posto, e gli altri si distribuiscono normalmente. In effetti il Napoli e' una squadra non cosi' dotata fisicamente che non fa conto su forza e peso come doti principali, bensi' velocita', agonismo e organizzazione. Una squadra poco incline al gioco violento, come testimoniato dalla assoluta normalita' della media falli, pero' punita sempre con un sovraccarico di severita', come abbiamo gia' visto nei casi di Pazienza e Cannavaro. Viceversa squadre ben piu' cattive agonisticamente, come Inter, Juve, Genoa, Fiorentina, che dovrebbero stazionare ben piu' avanti di noi in queste classifiche disciplinari, sono tutte sotto.
Metto le mani avanti perche', gia' l'anno scorso, il Napoli ha primeggiato in queste classifiche, che insieme ai rigori negati, i gol annullati e i tanti torti arbitrali, ci hanno tolto i punti necessari per lottare con Samp e Palermo fino all'ultima di campionato. Per cui dico a Tosel, alla classe arbitrale, ai loro mandanti, e agli eventuali coglioni che non vogliono sentire questi discorsi, perche' gli suonano come vittimisti, ma e' solo per non sentirsi vittime:

quest'anno


NUN CE SCASSATE 'O CAZZO!!

lunedì 1 novembre 2010

LIVERPOOL : You'll never walk AT ALL!!!

La premiata ditta.




Ancora una magia del nostro Marechiaro, ancora una zampata del fantastico Pocho, e siamo tornati coi tre punti da Brescia. Una importante vittoria contro una squadra con l'acqua alla gola, in crisi di gioco e risultati che era alla solita ultima spiaggia- penso soprattutto per l'allenatore.
Proprio per questo vittoria che denota una accresciuta maturita', quello che si chiede a una squadra che vuole puntare in alto: ottenere il massimo col minimo sforzo, specie quando non c'e' la squadra titolare.
Cresce anche la fiducia nei nuovi arrivi con un ottimo Yebda e un Sosa piu' nel gioco, per quanto un giocatore col suo passo lento dovrebbe far correre di piu' la palla, altrimenti rallenta troppo il gioco e diventa un peso per la squadra.
Avrei preferito vedere una decina di minuti Dumitru per Lavezzi ma, giustamente il risultato era in bilico e troppo importante per il nostro morale, per cui bene ha fatto Mazzarri a portarlo a casa inserendo un Blasi entrato col piglio giusto.
Ora che l'ennesimo ciclo di partite ogni tre giorni e' partito bene, andiamo avanti convinti verso le altre, anche se per me Liverpool e' soltanto uno sfizio ma il match vero sara' contro il Parma, una buona squadra anche lei con l'acqua alla gola, che l'anno scorso ci puni' su alcune disattenzioni.
Per cui occhio e forza azzurri!!

sabato 30 ottobre 2010

No pasaran, Diego!

Nel paese del bunga-bunga, dove il premier e' uno dei maggiori evasori fiscali, dove c'e' una percentuale altissima di evasione ed elusione, dove si fanno lodi e si depenalizzano i falsi in bilancio, si prescrivono i colpevoli, questo stesso paese ci ha tolto anche la gioia della festa.
La gioia di festeggiare con Diego i suoi 50 anni, di celebrare il piu' grande nella storia del calcio senza dubbio alcuno, checche' ne dicano i soliti servizi dei soliti invidiosi, il piu' grande per un semplice motivo: perche' anche volendo evitare paragoni tecnici a volte impossibili, Maradona ha giocato in un calcio piu' difficile, piu' aggressivo, piu' tattico e organizzato, e in diversi campionati, per cui necessariamente tutto cio' che ha fatto ha piu' valore.
Se Diego avesse fatto tutto cio' coi colori di una strisciata, state sicuri che avrebbero trovato il modo di mettere tutto a tacere, con le buone o con le cattive, pur di celebrare, solo per auto-celebrarsi e rubare altri consensi.
Invece con Napoli vogliono perfino spezzare quell'autentico legame che tutta una citta' unisce a Maradona, umiliandola ancora una volta attraverso l'umiliazione del suo idolo.
Ma non ci riusciranno, perche' noi siamo meglio di loro: a noi veri sportivi, veri tifosi, veri cittadini di una patria antica, i lodi non ci piacciono e men che mai gli imbrogli e i favoritismi, perche' Diego potra' pure andare sulla Luna a festeggiare, ma sara' sempre con noi.
AUGURI DIEGO!

KALLARAM...

...DO GOOOOOOOL!


venerdì 29 ottobre 2010

Chi si ferma e' perduto!

Nun c'e' stato niente a fa'
ce ha pensato l'arbitraggio
comme 'o solito p'arrubba'
e tre punti:che curaggio!
Appruffittano pe' signa'
ca sta fore pure Maggio,
Pazienza se fa caccia'
e fernesce dint'a rraggia.

Ma nuje c'amma arrepiglia'
e a vendetta mo' l'assaggia
chistu Brescia ca gia' sta
disperato all'ultima spiaggia.
Ma nun putimmo ave' pieta'
pecche' dice 'o viecchio saggio:
"Chi se ferma a ripenza'
a 'e scunfitte, vene peggio"

giovedì 28 ottobre 2010

I cattivi maestri.

Dopo quanto esposto nel breve viaggio nei campionati europei, qualche considerazione diciamo cosi' politica sulla questione calcio e' necessaria e naturale. Nonostante la ritrosia e l'avversione che la parola politica provoca in tutti noi a causa dei comportamenti dei suoi rappresentanti, questa e'- come ben sanno in tutti gli altri paesi- la principale causa di tutti gli effetti che subiamo nella nostra vita. Per cui e' la cosa piu' importante nella nostra societa'.
Ignorarla sarebbe come decidere di ignorare l'autista del bus perche' non sa guidare:
si deve cambiare l'autista o cambiare autobus/paese!
Riguardo alla questione presa in esame, naturalmente sempre per effetto della causa citata, in Italia la situazione e' veramente grottesca: da manicomio di E.A.Poe!Nonostante gli innumerevoli scandali vediamo i media continuare imperterriti a coccolare il loro giocattolo e i loro padroni (che coincidono), controllanti che controllano i controllori (Moggi-Carraro,Galliani-Collina etc.), lo stato che regala impunita' fiscali, dunque soldi(spalmadebiti e deroghe ad perpetuam e ad personam), societa' fallite salvate dal Palazzo e altre affossate al primo sbandamento finanziario.
Lo specchio del paese, ovviamente.

Tutto comincio' il giorno in cui Berlusconi prese il Milan, dovendone fare veicolo per la sua immagine pubblica prima e la sua propaganda politica dopo. Due fasi con nessuna differenza nei percorsi societari, perche' frutto di un'unica mentalita' truffaldina e distruttrice del bene collettivo.
Cosi' vedemmo per la prima volta (almeno nell'uso sistematico e costante) ingaggi raddoppiati a giocatori in tribuna, solo per strapparli alla concorrenza(es. De Napoli), pagamenti in nero per falsare bilanci (Lentini), uso sistematico dei media per pompare i propri e spompare gli altrui, pressioni sugli arbitri sfociate nel tempo nel sistema-Moggi, nato proprio dalla necessita' juventina di controbattere la prepotenza milanista e rimanere competitiva, la presa del potere negli organi federali e di lega, comprando col ricatto e la minaccia di retrocessioni provocate i voti degli altri clubs(Fiorentina et similia).
Di tutto questo se ne e' vista traccia in altri paesi e in determinati momenti, pero' non con la scientificita' e la oppressiva tenacia del caso italiano, anche grazie a sistemi immunitari piu' efficaci nei corpi delle varie democrazie, quali in primis una stampa piu' libera, poi una giustizia indipendente e non ostacolata nel suo lavoro, infine dei sistemi economici piu' aderenti alle regole del libero mercato.
Regole che gia' di per se' garantiscono i piu' forti contro i piu' deboli, ma perlomeno in una competizione alla luce del sole, e non, come in Italia, oscurata da imbrogli, sotterfugi e ladronerie.
Certamente anche l'Italia dovra' adeguarsi al nuovo regime finanziario dettato dalla Uefa, ma state certi, che, se non cambiera' classe politica, sara' fra quelli che faranno maggirori resistenze e opporranno i peggiori ostacoli.

mercoledì 27 ottobre 2010

L'ora delle pulizie.

Supportare la protesta, affinche' ci sia un ciclo regolare di rifiuti cosi' come altrove, e non solo un business per i camorristi al governo, e' un dovere verso i propri figli di tutti i meridionali. Bonificare i siti avvelenati dai rifiuti tossici che le industrie soprattutto del nord hanno riversato nelle nostre terre e' un imperativo per chiunque viva su quelle terre. Basta merda sul sud.
Agiamo.

martedì 26 ottobre 2010

La palla quadra.

Premier League champions Season Winner

1992–93 Manchester United
1993–94 Manchester United
1994–95 Blackburn Rovers
1995–96 Manchester United
1996–97 Manchester United
1997–98 Arsenal
1998–99 Manchester United
1999–2000 Manchester United
2000–01 Manchester United
2001–02 Arsenal
2002–03 Manchester United
2003–04 Arsenal
2004–05 Chelsea
2005–06 Chelsea
2006–07 Manchester United
2007–08 Manchester United
2008–09 Manchester United
2009–10 Chelsea


la situazione inglese chiude l'approfondimento sul calcio europeo e gli scenari che hanno portato alla riforma finanziaria avviata da Platini.
Anche in Inghilterra si e' prodotto lo stesso fenomeno, coi top fours (Arsenal, Chelsea, Liverpool e Manchester) profondamente sovraesposti finanziariamente, e con alcuni di essi sul baratro del fallimento, come per i reds salvati proprio in questi giorni da una cessione in extremis. Molti proprietari stranieri hanno investito ingenti capitali (spesso di dubbie provenienze) nella Premiere League che ha sofferto gli stessi guasti che altrove, con un crescente doping finanziario denunciato anche da interrogazioni parlamentari.
Proprio il Manchester, nonostante gli undici successi in Premier, o forse proprio a causa di questi ha sofferti le piu' pesanti perdite a bilancio nel corso di questi anni con pesantissime ricapitalizzazioni*


*In May 2005, Malcolm Glazer purchased the 28.7 percent stake held by McManus and Magnier, thus acquiring a controlling interest through his investment vehicle Red Football Ltd in a highly leveraged takeover valuing the club at approximately £800 million (then approx. $1.5 billion).[120][121] In July 2006, the club announced a £660 million debt refinancing package, resulting in a 30 percent reduction in annual interest payments to £62 million a year.[122][123] In January 2010, with debts of £716.5 million ($1.17 billion),[124] Manchester United further refinanced through a bond issue worth £504 million, enabling them to pay off most of the £509 million owed to international banks.[125] The annual interest payable on the bonds – which mature on 1 February 2017 – is approximately £45 million per annum.[126] Despite restructuring, the club's debt prompted protests from fans on 23 January 2010, at Old Trafford and the club's Trafford Training Centre.[127][128] Supporter groups encouraged match-going fans to wear green and gold, the colours of Newton Heath. On 30 January, reports emerged that the Manchester United Supporters' Trust had held meetings with a group of wealthy fans, dubbed the "Red Knights", with plans to buying out the Glazers' controlling interest.[129]

Questo fa capire quanto sia interesse del sistema calcio nella sua totalita' dare una svolta definitiva al modo speculativo che le societa' di calcio, da vent'anni a questa parte, hanno messo in pratica, per conquistare una posizione di predominio, prescindendo da quelle variabili che sono parte integrante dello sport.
Variabili come motivazioni, preparazioni, evoluzione dei protagonisti, temporanee involuzioni, infortuni e ogni altra cosa che rende una competizione sportiva, fatta in modo sano, spesso imprevedibile, anche a fronte di disparita' di forze.
Queste societa' -e soprattutto certi imprenditori- hanno provato a eliminare quelle casualita' che potevano compromettere i risultati stagionali, per ottenere prima di tutto e a ogni costo la propria parte nelle maggiori spartizioni economiche, che danno le vittorie nei campionati nazionali e la partecipazione alla Champions League.
Ritorni dovuti soprattutto al prepotente ingresso delle televisioni a pagamento, che hanno distorto e cancellato un mondo dove i valori dello sport erano preminenti.
Dove ora invece le regole dello spettacolo la fanno da padrone, e questo sara' a mio modo di vedere il prossimo settore su cui intervenire affinche' la palla torni a essere rotonda.

lunedì 25 ottobre 2010

ATTESA!


Stasera si vedra' se il campionato prefigura una sfida fra le milanesi per il titolo, o se l'Inter dovra' fare i conti contro un lotto di squadre, dovra' lotare fino in fondo per risolvere un'equazione a piu' incognite. Ovviamente ho ben presente che la Lazio e' ancora in testa, e forse ci rimarra' anche piu' a lungo. Pero' non vedo un organico (pur completo) cosi' forte da reggere la competizione fino all'ultimo. Ha un gioco concreto, dettato dall'allenatore piu' vecchio in serie A, non ha distrazioni europee, ma non ha nemmeno la rosa dei top clubs. Il Milan, invece per dotarsi del titolo di primo avversario dell'Inter, dovra' dimostrare di avere non solo un super-attacco, ma anche un insieme di squadra capae di sovrastare le avversarie, e qui ho i miei dubbi, visto il tasso tecnico della difesa e l'eta' del centrocampo. E stasera vedremo se il Napoli sara' in grado di confermarli...

venerdì 22 ottobre 2010

Una dedica accorata

Aspettando Berlusconi

che si tolga dai coglioni

accogliamo i rossoneri

a pie' fermo e sguardi fieri,

con gli inglesi un pareggio

ma per voi finira' peggio

perche' siamo avvelenati

e vogliamo i risultati.

Ed allora lo scongiuro

questa volta sara' duro,

uso la vecchia maniera

della Cotica battagliera.
@@@@@@@@@@@

Comm'a fine da munnezza

appicciata mmiez'a piazza

'e Caivano e de Terzigno

adda fa stu Ronaldinho,

mentre Pato cu Robinho

gia' se l'anna magna' 'e scigne

cu Gattuso 'ncopp'a tazza

pe tre gghiuorne ca scagazza

mentre Inzaghi po se perda

affucato dint'a merda.

E pe ogne milanista

pe regalo ce sta chisto...




giovedì 21 ottobre 2010

Finalmente!


Oggi mi sento di dire solo



FORZA NAPOLI


mercoledì 20 ottobre 2010

'O munno e' 'na rota!




Nun veco l'ora ca vene sta partita-
vuje manco immagginate quala guerra
je tengo 'ncapa pecche' ormai e' 'na vita
ca song cittadino dell'Inghilterra.
Me ricordo ca teneve nu cumpagno
'e fatica ca tifava Liverpool
mentre nuje cumbattevemo pe scagno
c'o Lanciano, 'a Pippese e 'o Cefalu'.
Ma sempe ce 'o ddicevo a stu ferlocco:
"E' vero! Nuje mo' stamme in serie C,
ma 'o tiempo passarra' comm'a nu schiocco
'e deta, e ce vedite in Champions League!
Mentre 'o ddicevo je manco ce credevo
ma 'a fede e' fede,e nun vo' sparagna':
'A squadra accappattuta je me chiagnevo
ma gia' sunnavo sta jurnata cca'!
E sulo a ce penza' 'na cacarella
gia' me squagliava 'ncuorpo pe' vilta'
ma 'o munno e' 'na rota e a vita e' bella
pecche' e' 'o Liverpool mo' a tremma'!

martedì 19 ottobre 2010

Il toro va preso per le corna.


Anche se con un po' di ritardo, causa impegni di lavoro, eccomi qui con il seguito della- spero interessante - analisi sui risultati complessivi degli altri campionati.
Prendiamo in considerazione la Liga spagnola, nello stesso periodo di tempo della Bundesliga, gli ultimi vent'anni. Ho scelto di delimitare a questo lasso di tempo il raffronto perche' e' un dato piu' omogeneo, in quanto sono gia' in essere gran parte delle trasformazioni che hanno come loro risultato il calcio attuale.
Come vediamo dalla tabella in fondo, l'analisi sarebbe piu' che semplice dato lo strapotere di due squadre nella vittoria dei campionati.
Il Real con 5, il Barca con 10, la fanno da padroni e le ragioni sono assimilabili a quelle che abbiamo visto per il Bayern. Infatti le due societa' sono strutturate come il Bayern in societa' per azioni, con un azionariato diffuso fra i tifosi (anche se quelli del Real sono solo soci), con una valutazione il Real di 992 mil(secondo nel ranking), il Barca di 752 mil.(4), con introiti pari a rispettivamente 401 e 366 mil.
Questi numeri da soli giustificherebbero le briciole lasciate nelle vittorie dei titoli alle altre.
Ma qualche riflessione va cmq fatta, specie se paragonata alla serie A italiana.
Una differenza non da poco e' il dato che, nonstante l'enorme divario finanziario dalle altre societa', ben quattro volte il titolo di campione e' andato ad altre squadre (1 Atletico, 1 Deportivo,2 Valencia). Meno che in Germania ma piu' che in Italia. Seconda rilevante differenza, anche qui non ci sono penalizzazioni o scandali giudiziari tipo calciopoli.
Una caratteristica comune invece e' quella riscontrabile in quasi tutti i top clubs europei, che vede una pesante esposizione debitoria, nonostante ingenti flussi in entrate.
Per il Barca Deloitte ha calcolato un debito netto di 442 mil (78 solo nell'ultimo bilancio) che rappresentano il 58% del valore societario. Il Real ha un debito di 244,6 mil., ridotto di ben 82 mil nell'ultimo anno.
Dati impressionanti e che rafforzano sempre piu' la necessita' di invertire la rotta, portando avanti la riforma prevista, e di cui abbiamo parlato in precedenza.

1990–91 FC Barcelona Atlético Madrid Real Madrid
1991–92 FC Barcelona Real Madrid Atlético Madrid
1992–93 FC Barcelona Real Madrid Deportivo de La Coruña
1993–94 FC Barcelona Deportivo de La Coruña Real Zaragoza
1994–95 Real Madrid Deportivo de La Coruña Real Betis
1995–96 Atlético Madrid Valencia CF FC Barcelona
1996–97 Real Madrid FC Barcelona Deportivo de La Coruña
1997–98 FC Barcelona Athletic Bilbao Real Sociedad
1998–99 FC Barcelona Real Madrid Real Mallorca
1999–2000 Deportivo de La Coruña FC Barcelona Valencia CF
2000–01 Real Madrid Deportivo de La Coruña Real Mallorca
2001–02 Valencia CF Deportivo de La Coruña Real Madrid
2002–03 Real Madrid Real Sociedad Deportivo de La Coruña
2003–04 Valencia CF FC Barcelona Deportivo de La Coruña
2004–05 FC Barcelona Real Madrid Villarreal CF
2005–06 FC Barcelona Real Madrid Valencia CF
2006–07 Real Madrid FC Barcelona Sevilla FC
2007–08 Real Madrid Villarreal CF FC Barcelona
2008–09 FC Barcelona Real Madrid Sevilla FC
2009–10 FC Barcelona Real Madrid Valencia CF

lunedì 18 ottobre 2010

Con la testa al solito posto...




E' un buon punto quello di Catania, ma erano meglio tre- direbbe Catalano.
E un Napoli concentrato e attento avrebbe potuto fare un sol boccone della squadra siciliana, che ha ben giocato, ma che mi e' sembrata meno incisiva rispetto all'anno scorso, probabilmente perche' siamo noi piu' forti rispetto al passato campionato.
Non si puo' dire che Mazzarri non ci abbia provato. Sa che, al momento, la squadra non ha ancora ricambi pronti per giocare due-tre competizioni tutte allo stesso livello, e allora preferisce privilegiare il campionato, schierando tutti i titolari a Catania. Pero' il colpaccio gli riesce a meta', perche' la squadra non da' quello che potrebbe e subisce troppo il dinanmismo degli avversari, come dice lo stesso Mazzari, perche' molti azzurri giocano sottotono, senza la necessaria grinta, probabilmente con la testa gia' alla partitissima di giovedi'.
E questo e' senza dubbio un difetto da correggere, perche' altrimenti giocheremo spesso ad handicap, visto che giovedi' potremmo preoccuparci del Milan domenica e via cosi', ogni volta che ci saranno impegni ravvicinati. Mazzarri dovra' essere bravo a preparare i ragazzi perche' giochino ogni partita ben concentrati e determinati, con la testa nel match e al solito posto, cioe' sul collo!

domenica 17 ottobre 2010

venerdì 15 ottobre 2010

VESUVIO CONTRO ETNA














Dopp'o fermo 'e 'na semmana
sento ca me saglje 'a smania
pecche' 'a squadra gia' s'allena
p'a trasferta d'o Catania.
Robba tosta 'e rossoblu'
sanno fa nu bello juoco
specie in casa dann'e cchiu'
e 'e partite song'e fuoco.
Ma pecche' sti maraviglje?
Simmo frate de scintille
de tizzune simme figlje
e da lava e de lapille.
Simmo figlje a dduje vulcani
ma si l'Etna e' cchiu' gruoss
'o Vesuvio(manc'e cani)
po' se sceta e ffa 'na mossa
comm'a squadra dopodomani
po' ve rompe tutte l'ossa
dint'a 'na sbattuta 'e mani.

giovedì 14 ottobre 2010

Le pecore (bianco-rosso-azzurro) NERE d'Europa!

Per capire meglio il post di martedi' e' utile fare un po' di esempi comparativi con gli altri campionati per cui comincero' con la Germania. Le medie delle tre squadre italiane in testa a quella classifica stilata sulla base dei risultati dal 45 a oggi, se andiamo a considerare gli ultimi 20 anni e li paragoniamo al resto delle squadre italiane assumono distanze abissali, in quanto c'e' un predominio assoluto nelle vittorie dei campionati lasciando veramente solo briciole agli avversari.
In Germania dando un'occhiata allo stesso periodo si potrebbe concludere che il Bayern e' un po' il corrispettivo delle strisciate avendo vinto il titolo tedesco per 10 volte negli ultimi vent'anni. Ma grattando la fredda superficie dei numeri vediamo che la sostanza e' completamente diversa, perche' il Bayern riesce a ottenere tanti successi perche' prima di tutto societariamente e' una macchina perfetta. Basti vedere che finanziariamente e' il quarto club piu' ricco del mondo, producendo introiti annui per 300 mil. di euro, tenendo a debita distanza tutte le altre concorrenti in patria. E' una societa' per azioni con 150.000 soci e due main partners in societa' (Audi e Adidas per un 20%) che nonostante i debiti per la controllata proprietaria dello stadio Allianz Arena non ha problemi finanziari e un buon equilibrio di esercizio. Questa la prima differenza dai suoi competitors tedeschi ma soprattutto italiani che navigano nei debiti e hanno prodotto solo perdite di esercizio.
Inoltre il Bayern non ha mai subito penalizzazioni per illeciti sportivi o finanziari, seconda sostanziale differenza.
Terza grossa differenza, questa riguardante la Bundesliga rispetto alla serie A italiana, le squadre che competono con il Bayern per il titolo, pur facendo parte di un lotto storicamente e finanziariamente d'elite, si sono alternate al Bayern in questi anni in modo incondizionato da fattori esterni, ma determinato solo dalla forza delle squadre nell'anno in questione e dai risultati del campo.
Infatti vediamo dalla seguente tabella quante squadre si sono fregiate del titolo tedesco


90-91 kaiserslautern
91-92 stuttgart
92-93 werder
93-94 Bayern
94-95 borussia
95-96 borussia
96-97 B
97-98 kaiserslautern
99 B
00 B
01 B
02 borussia
03 B
04 werder
05 B
06 B
07 stuttgart
08 B
09 wolfsburg
10 B


da cui si puo' vedere come in 20 anni se pur il Bayern ha fatto (logicamente) la parte del leone con 10 titoli negli altri 10 ben 5 differenti squadre lo hanno superato in classifica vincendo il titolo.
Una situazione totalmente differente da quella italiana dove da vent'anni la triade mafiosa tiene bloccato un campionato lasciando le briciole agli altri (soprattutto nelle partecipazioni alla CL) con una sola parentesi nel 2000 con Roma e Lazio, parentesi di scudetti pagati nel tempo con un fallimento evitato solo dalla politica.
Una supremazia strisciata ottenuta con le buone e con le cattive, anzi soprattutto con le cattive visti i tanti scandali (passaporti falsi, doping finanziario, bilanci truccati, false cessioni, debiti spalmati, tasse non pagate, retrocessioni e penalizzazioni, corruzioni arbitrali, etc ).
Alla prossima puntata...

mercoledì 13 ottobre 2010

AL CIRCO MASSIMO






Ajere steva 'a festa 'o Colosseo
cu belve e gladiatori dint'all'arena
e c'o cronista a ffa"comme pareo,
datele 'nfaccia, voglio 'a carneficina!".
Ce steva chi cercava 'o poco 'e gloria
e chi filmava p'asci' n'televisione
penzanno 'e s'arrubba' nu poco 'e storia,
turnanno arreto a 'e tiempe do Nerone.
Che belli faccie, che bella civilta',
se credono 'e fa 'a rivoluzione
ca ogne cosa po' giustifica'
ce basta sulo na rivendicazione,
e s'ammacchia' arret'a 'na bandiera
pe' ruvina' 'a vita all'ati cristi
ma stanno tutte quante dint'a 'na schiera
so' serbi, americani o so' leghisti.

martedì 12 ottobre 2010

Noi siamo il Napoli...

“Siamo arrivati da undici mesi e giocheremo ad Anfield Road con il Liverpool. Negli ultimi sedici anni, i tifosi ci giocavano con la Playstation. I gironi erano un nostro obiettivo e l’abbiamo raggiunto. Altre squadre sono andate a casa. Il passato glorioso resta, la tradizione è fondamentale”.


Bigon, con questa affermazione pur veritiera ma inopportuna, ha offerto il destro a quegli sciacalli che altro non aspettavano per riversare un po' di bile sulla societa'.
Gli stessi sciacalli che nel passato ricamavano le stesse critiche alle precedenti gestioni e che quel passato ora sembrano voler difendere a ogni pie' sospinto.
Ovviamente anche se Bigon ha esplicitamente inteso difendere il lavoro attuale senza denigrare i fasti passati, meglio avrebbe fatto a evitare il riferimento alla play-station, dal tono sbeffeggiante. In ogni caso ha risvegliato la mia curiosita' nel voler verificare con un criterio oggettivo, direi scientifico, la storia del Napoli attraverso i risultati nei vari campionati e attraverso le varie proprieta'.
Ovviamente mi sono interrogato su quale criterio adottare per un riscontro veramente obbiettivo, una valutazione scevra da ogni possibile influenza diciamo cosi' personale.
La risposta mi e' venuta nella maniera piu' semplice, infantile direi.
Se voglio sapere il valore effettivo del Napoli nel tempo rispetto alle altre squadre e coi vari presidenti mi basta sommare le varie posizioni ottenute in tutti i campionati, farne una media e confrontarla con gli stessi dati delle altre squadre.
Per evitare un lavoro dispersivo e inutile ho delimitato la mia ricerca alle migliori squadre del dopoguerra (periodo 1946-2010) tralasciando le altre che avrebbero avuto inevitabilmente valori inferiori. Ovviamente il 1 posto in serie A dell'anno x varra' 1, in serie b varra' 1+il num di squadre partecipanti alla serie A, il 1 di C varra'1+il num di squadre totali di serie A e B nell'anno in considerazione. Semplice e scientifico...
Ho tralasciato di porre eccezioni tipo fallimenti societari o penalizzazioni sportive perche' le considero frutto del risultato societario, dal quale dipende ogni altro risultato, sportivo e economico.
I dati raccolti hanno fornito spunti di riflessione interessanti che vi sottopongo qui

Juve 3,4
Inter 3,5
Milan 3,9
Roma 7,1
Fiorentina 7,7
Torino 10,1
Lazio 10,6
Sampdoria 10,9
Napoli 11,4
Bologna 12,8
Genoa 19,7


Il dato in se' (11,4) e' scarsamente significativo se considerato isolatamente, ma e' molto piu' rilevante se paragonato alle concorrenti.
Come vedete in questa classifica il Napoli e' 9: le prime tre destano ben poche sorprese, ma veniamo dopo Roma Fiorentina Torino Lazio e Samp, precedendo -fra le squadre che sono in qst speciale campionato 1946-2010 entro i 20 punti di media-, soltanto Bologna e Genoa. Qualcuno potrebbe obbiettare che includere i campionati del fallimento ci penalizza, ma e' un discorso futile perche' si potrebbe fare con tutte le altre squadre che hanno subito, chi prima e chi dopo, rovesci simili.
Vengono cosi' a cadere tutte le pretese di supremazia e di vanagloria, perche' a buon titolo potrebbero vantarsene molte altre prima di noi. Ancora un'obiezione pertinente sarebbe voler comunque prendere in considerazione i risultati piu' recenti, ma anche qui vedremo che saranno obiezioni vane.

Segmentando i dati del Napoli in periodi limitati, facendo riferimento alla proprieta'
viene fuori

pre-Cuomo(46/53) 12
Cuomo (54-62) 12
pre-Ferlaino (63/68) 10
Ferlaino (69/99) 8
post-Ferlaino (00-03) 26
De Laurentis (04/09) 23


che indica che il periodo migliore e' stato quello di Ferlaino indubitabilmente, ( alla faccia di tutti quelli che lo criticavano e lo criticano) sia per gli scudetti che per la media. Come pero' e' pur vero che Ferlaino ci ha lasciato in serie B e alle soglie di una morte annunciata, aldila' delle sue reali responsabilita'.
Dopo l'ingegnere il vuoto fino al fallimento, e poi Dela che nonostante sia ripartito da una C subita ha gia' migliorato il dato precedente, e se consideriamo gli anni dal suo ritorno in A, e' gia nella media Ferlainiana.
Con grandi prospettive di fare sempre meglio.
Per cui il discorso di Bigon era inopportuno ma non cosi' lontano dalla realta', perche' se e' vero che noi abbiamo avuto grandi trionfi e' altrettanto vero che abbiamo fatto molti piu' tonfi.

lunedì 11 ottobre 2010

Era de Maggio

E ora un po' di storia recente...

sabato 9 ottobre 2010

Musica poesia e pallone

Visto che non c'e' il campionato, sciacquammece l'uocchje




qui parte della manifestazione

venerdì 8 ottobre 2010

Ogni limite ha una pazienza!








Chesta 'a dedico a Prandelli,
'o misterr da nazionale
italiana, "dei fratelli"
dice l'inno: che rinale.
So dduje mise c'a Marcello
nuje l'avimme salutato
cu e' pernacchi e 'e cuppetielli-
chillu grande scurnacchiato.
Ogni scusa vene bona
pe' chiamma' a quaccheduno
de strisciati o do Verona
ma si 'a maglia azzurra tene
nu difietto sempe 'o trova:
chist'e' luongo e chill'e' curto,
o ce vo' nu mese 'e prova
ma fernesce sempe stuorto.
Mio Prandelli je t'avverto
'a pacienza sta fernenno
cca' tenimmo l'uocchje apierte
e nisciuno sta durmenno,
'a passione e' ancora seria-
pe l'Italia cca' se tifa-,
ma si 'o Sud se sfasteria
po fernesce ca ve schifa.

giovedì 7 ottobre 2010

Con o senza salary-cap.

Il principale ostacolo al pareggio di bilancio e', per i club che ambiscono a posizioni di rilievo, il peso degli ingaggi, lievitati, a causa di una competizione senza freno fra i top clubs, oltre ogni ragionevole limite. L'Uefa che, per il fair play finanziario, si e' ispirata ai modelli statunitensi di sport-business (che hanno nel pareggio di bilancio lo strumento essenziale per ottenere un risanamento delle varie societa', e perfino un'aumento della profittabilita' del sistema), non hanno potuto ricorrere al salary cap per la difficolta' della normativa europea sul libero mercato.
Cio' nonostante ritengo che l'obbligo del pareggio di bilancio imporra' ai club che aspirano alle competizioni europee, e che sono anche i principali colpevoli del disastro attuale, un automatico freno alle aste sui cartellini, calmierando i costi in base alle necessita' di rientrare nei parametri imposti. E' chiaro che i clubs coi ricavi maggiori avranno sempre maggiori possibilita' di offrire migliori condizioni economiche e ottenere i migliori giocatori, ma non permettera' loro di sforare senza limite qualsiasi ragionevole costo, che inevitabilmente porta i prezzi di cartellini e ingaggi a un rialzo costante e irresponsabile, causando il dissesto di molti clubs, con ripercussioni ancora piu' gravi a cascata nelle serie inferiori. Ovviamente la Uefa dovra' vigilare affinche' i clubs che per perseguire i propri interessi cercheranno-INEVITABILMENTE- nuovi escamotages siano bloccati e puniti. Perche' come si sa, data la loro perenne voracita', fatta la legge troveranno l'inganno.

mercoledì 6 ottobre 2010

'O rre d'e' rimonte!






Se sape ca l'Inter e' troppo forte
pecche' tene tre squadre dint'a una;
'a Juve arape ogn'anno 'a casciaforte
e spenne e spanne solde a beverune.
Invece 'a Roma grazie 'e cunuscenze
s'appara sempe -'a faccia 'e chi fallette-
e p'o Milan l'arbitro ce penza
si Berlusconi 'e soldi nun ce mette.
Pe ll'ati squadre lassan'e mulliche
p'e' ffa scanna' ogn'anno comm'a cani
e a chi nu posto in Europa se fatica
c'avimma fa una sbattuta 'e mani.
Sarra' pecche' so' 'e parte- nun discuto-
ma 'o Napule sta 'ncopp'a tutte quante
pecche' fino all'urdemo minuto
cumbatte, segna e prov'a ffa 'e rimonte.
Pircio' de chesta squadra je su cuntento
pecche' nun e' maje morta e nun s'arrenne
e ogne jucatore va pe' ciento
pure si Dela 'e sorde nun 'e spenne.

martedì 5 ottobre 2010

Diego canta

I mercanti nel tempio.

Ripubblico un'intervista di un sito gobbo del giugno 2009, il cui nome e' tutto un'ammissione(quando si dice nomen omen...: "Ju29ro"), perche' voglio capire con voi a che punto e' adesso quella dichiarazione d'intenti di allora.
Platini che come rubentino mi e' sempre indigesto, ha comunque avviato una politica, forse dettata dalle necessita' stringenti di una crisi globale, che indica l'unica via sana per una ripresa economica ma soprattutto morale del pianeta calcio.
Leggiamo prima l'intervista per rinfrescarci la memoria.




"In esclusiva per Ju29ro.com, Michel Platini ci spiega come la UEFA guiderà il cambiamento.


- Buongiorno Presidente. Innanzitutto La ringraziamo per aver accettato di rispondere alle domande che la nostra Redazione Le ha posto su un argomento di estrema attualità, come il fair play finanziario e i bilanci delle società di calcio europee. In particolare si sente parlare spesso dell’elevato indebitamento complessivo della Premier League mentre, a nostro avviso, la situazione di squilibrio finanziario nei conti del calcio è di ordine globale e riguarda principalmente le società che fanno capo a proprietari facoltosi che hanno facilmente accesso al credito bancario; Qual è al riguardo la valutazione dell'Uefa?
La situazione di “squilibrio finanziario” è tipica di tutto il sistema calcio e sarebbe riduttivo ricondurla a singoli club o paesi. Si tratta di un problema europeo, che colpisce tutti i paesi, dalle grandi alle piccole nazioni calcistiche e che quindi richiede una soluzione a livello europeo. Le cause di questa situazione sono da ricercare negli obiettivi perseguiti dalle società di calcio e nella struttura delle competizioni a tutti i livelli. A differenza delle imprese “normali” la ricerca del successo sportivo è l’obiettivo principale di una società di calcio, non il profitto. Il successo sportivo genera sovente un ritorno economico importante che spinge le società di calcio a preferire la spesa nel breve termine a scapito di un investimento di lungo periodo. L’UEFA ritiene pertanto necessaria una riforma globale che dovrà correggere comportamenti orientati al breve periodo fornendo incentivi per ridurre i costi, in particolare quelli legati agli stipendi e ai trasferimenti dei giocatori.

- A fronte dell’indebitamento riteniamo necessario differenziare quello contratto a fronte di investimenti duraturi, come lo stadio, da quello utilizzato per finanziare la gestione corrente e la corsa verso ingaggi sempre più elevati e rose di giocatori sempre più "esagerate". Nella giusta battaglia che l'Uefa porta avanti si potrà tener conto di questa sostanziale differenza?

Certamente si terrà conto di questa sostanziale differenza. Il debito per se non è negativo. E` necessario però che il livello d’indebitamento sia “sostenibile” nel medio/lungo termine. Sostenibile, non in funzione della capacità finanziaria di facoltosi proprietari ma della capacità del club di generare reddito. La riforma fornirà inoltre incentivi volti ad aumentare gli investimenti nelle infrastrutture e nei settori giovanili.

- I bilanci delle società italiane in particolare sono poco trasparenti e spesso artificiosamente sostenuti perché, in molti casi, si fa ricorso a società controllate e/o collegate unicamente per far emergere utili fittizi come quelli rivenienti, ad esempio, dalle finte compravendita dei marchi. Bisognerà ricorrere a nuovi accorgimenti e nuovi controlli, per esempio sul Bilancio Consolidato; l'Uefa li ha già studiati e li metterà subito in atto?

L’UEFA ha previsto l’applicazione delle nuove norme a livello di bilancio consolidato. In futuro saranno previsti maggiori controlli volti ad aumentare la trasparenza. Si tratta di una questione complessa che deriva in molti casi dalla complessità delle strutture societarie e dei sistemi giuridici nei 53 paesi membri dell’UEFA.

- Abbiamo letto della costituzione da parte dell'Uefa di un Comitato (Panel) di Controllo Finanziario per Club che valuterà la concessione delle licenze per le competizioni internazionali. Questo controllo sarà operativo già da questa estate in vista della Champions 2009-10? La stampa ha riportato la notizia secondo la quale il Comitato valuterà se i rispettivi organismi nazionali (in Italia la Covisoc) hanno operato adeguatamente nella concessione delle licenze Uefa. Nel caso di controlli nazionali indeguati, cosa succederà? Si darà modo ad una società non in regola di adeguarsi gradualmente oppure può succedere che un Club possa essere ammesso alle competizioni nazionali e non alle competizioni Uefa?

Al Panel di Controllo Finanziario per Club spetterà il difficile compito di monitorare l’applicazione delle norme delle licenze da parte degli organismi nazionali e il rispetto dei criteri finanziari da parte dei club. Il Panel, che sarà operativo già nel corso della stagione 2009/10, disporrà di ampi poteri di controllo e potrà deferire l’associazione nazionale e/o i club alla commissione disciplinare. I controlli riguarderanno solo ed esclusivamente i club qualificati per le competizioni Europee. In caso di inadempienze è possibile che un club non sia ammesso alle competizioni dell’UEFA.

- Oltre ad un maggior rigore nei controlli sui bilanci, l'Uefa sta ricercando consenso su altre misure di fair play finanziario, prima tra tutte il vincolo nel rapporto tra spese e fatturato. Ha la sensazione che sia un obiettivo raggiungibile? Non c'è il pericolo che le grandi società europee si orientino per un loro campionato, una specie di Eurolega?

Riteniamo che il vincolo tra spese e fatturato sia un obiettivo raggiungibile. Non sarà semplice ma riteniamo sia necessario. Ci vorrà del tempo. I club dovranno imparare a competere con i “propri mezzi”. Dovranno ridurre le spese e aumentare le entrate. In molti paesi il sistema dovrà essere profondamente riorganizzato, e si dovrà agire in fretta altrimenti si rischia il collasso. Su questo tema delicato siamo in costante contatto con i presidenti dei club che ci sostengono in questa iniziativa perché hanno capito che le nuove regole che stiamo studiando non sono contro di loro, ma, al contrario, sono in loro favore. Le nuove regole dovranno infatti permettere di raggiungere un equilibrio finanziario di medio/lungo termine proteggendo i club dalla continua ed inesorabile lievitazione dei costi che sta portando molte società sull’orlo del fallimento. Siamo convinti che la riforma del sistema fornirà ai club nuove opportunità di sviluppo. Coloro che agiranno in fretta e sapranno sfruttare le nuove opportunità saranno avvantaggiati. Molti presidenti lo hanno capito e hanno già cominciato a guardare al bilancio con maggiore rigore che in passato e ad implementare politiche mirate per accrescere il valore del proprio club nel medio/lungo termine.

- Dei bilanci “gonfiati” si è parlato apertamente in Italia (e noi di www.ju29ro.com l'abbiamo documentato) di illeciti tollerati, cioè di operazioni tecnicamente non regolari in termini di normativa sportiva ma “tollerate” dall'autorità di vigilanza nazionale. A Suo avviso, c'è oggi una sensibilità diversa rispetto al passato nelle istituzioni, nell'opinione pubblica, negli sportivi stessi che renda possibile l'obiettivo di bilanci sostenibili e quindi la somministrazione di adeguate sanzioni per chi si rende responsabile di quelle operazioni
sportivamente illecite?

L’UEFA ritiene vi sia maggiore sensibilità in materia di rigore economico/finanziario. L’attuale crisi finanziaria ha evidenziato la vulnerabilità del sistema. Le società cominciano a capire che i ricavi non potranno crescere per sempre e le istituzioni sono preoccupate e richiedono maggiori controlli. Per esempio in Gran Bretagna una commissione parlamentare formata da rappresentanti di tutti i partiti ha richiesto una profonda riforma del sistema calcio. Anche altri paesi si stanno muovendo nella stessa direzione. E` un passo difficile ma fondamentale. Chi non sarà in grado di mantenere una politica sostenibile o si renderà responsabile di illeciti sportivi sarà sanzionato o privato di incentivi che verranno invece ridistribuiti tra coloro che hanno rispettato le regole ed adottato misure di fair play finanziario.

- Le società di calcio in Europa devono sottostare a regimi fiscali differenziati e vigenti nella nazione di appartenenza. Alcune di queste beneficiano di aliquote più basse con la conseguenza di una maggiore competitività nell’ambito del calciomercato. L’Uefa ha considerato questo problema e ha in programma di presentare proposte in sede Europea per eliminare questa importante anomalia che penalizza, ad esempio, le squadre italiane rispetto a quelle spagnole?

L’UEFA ha considerato la problematica dell’armonizzazione fiscale e auspica che i governi dei vari paesi dell’UE possano affrontare questa situazione che è molto complessa. Comprendiamo bene che dal punto di vista italiano la situazione possa apparire sfavorevole se paragonata ad altre realtà Europee. L’Italia però non è il solo paese in Europa con una pressione fiscale elevata; altri paesi affrontano il medesimo problema. Si tenga poi conto che più di venti federazioni dell’UEFA non fanno parte dell’UE e pertanto un’armonizzazione a livello UEFA sarebbe ancora più difficile. Non è poi l’unica anomalia. Per esempio importanti differenze tra i vari paesi esistono in materia di strutture societarie, modelli di ownership, regole sulla proprietà degli stadi oppure ancora in materia di ridistribuzione degli introiti televisivi. I club, a livello nazionale ed internazionale, non sono uguali e l’UEFA non può armonizzare i vari regimi fiscali e commerciali. Fair play finanziario non significa uguaglianza finanziaria ma capacità di competere con il proprio reddito tramite una politica finanziaria sostenibile nel medio/lungo termine.
"

C'erano molti punti condivisibili ma cosa e' stato realmente avviato e cosa anche parzialmente realizzato? Diciamo che passi fondamentali sono stati gia' fatti, dato che dal 2012 il fair-play finanziario sara' operativo, obbligando i clubs europei a ottenere un sostanziale pareggio fra costi e ricavi e la necessita' di attrezzarsi per tempo ha gia' imposto un mercato al risparmio in tutta Europa. Da qui lo strumento degli acquisti rateizzati dei cartellini piu' costosi, o il prestito con diritto di riscatto per evitare di investire somme importanti su giocatori che poi non sono adatti ai progetti societari. Ovviamente le societa' che hanno provocato il dissesto generale in nome di un successo ad ogni costo, dilatando i costi ben oltre i ricavi e mettendo cosi' fuori gioco tutti gli altri clubs, cercheranno di ostacolare un tale processo che sostanzialmente annullerebbe- anche se parzialmente- quel gap finanziario creato artificiosamente, se non fraudolentemente.
Un esempio di questa resistenza lo offre il richiamo che nel seguente articolo lo
stesso Platini fa -manco a dirlo!! - a Berlusconi, che di questa mala gestione in Italia e' stato il precursore e l'artefice.




"Il nuovo tormentone dei palazzi pallonari europei si chiama fair play finanziario: dal 2012 tutte i club dovranno spendere solo quello che guadagnano, puntando al pareggio di bilancio e di conseguenza ad una gestione più oculata.
L'obiettivo di ridurre i costi, e di conseguenza le spese, dovrà essere il primo obiettivo delle società, che saranno strettamente controllate a livello finanziaro (con tanto di sanzioni in caso di inadempienze).


Sull'argomento è tornato in questi giorni Michel Platini, che ha sottolineato come soltanto la Bundesliga è attualmente in regola a livello europeo. In Germania infatti "solo" il 51% dei ricavi finisce ai giocatori tramite gli ingaggi, mentre in Italia questo valore si attesta al 68% (uno dei più alti in Europa).
Il presidente dell'Uefa si è pure soffermato sulle due squadre di Milano e i loro rispettivi mercati estivi: "L'Inter condivide la filosofia Uefa e ha giustamente cominciato a modificare la sua strategia. Non è un caso che Moratti mi abbia più volte manifestato l'intenzione di ridurre i costi e di investire nella costruzione di uno stadio di proprietà".
Elogio dunque alla nuova polemica di Moratti, mentre per Berlusconi arriva un implicito avvertimento: "Il Milan? Se ha preso Ibra e Robinho significa che punta molto su di loro. Sono grandi campioni ed è normale che ricevano stipendi più alti. Berlusconi è un grande imprenditore e come tale sono sicuro che non avrà difficoltà a soddisfare le nuove regole".


Come si vede chi usa il giocattolo calcio solo per fini extra-sportivi non ha alcun interesse a invertire la rotta, ma se la maggioranza dei club sapranno imporre la logica del buon senso ai malandrini non rimarra' che adeguarsi o -molto piu' probabilmente- levarsi finalmente dai coglioni.