martedì 12 ottobre 2010

Noi siamo il Napoli...

“Siamo arrivati da undici mesi e giocheremo ad Anfield Road con il Liverpool. Negli ultimi sedici anni, i tifosi ci giocavano con la Playstation. I gironi erano un nostro obiettivo e l’abbiamo raggiunto. Altre squadre sono andate a casa. Il passato glorioso resta, la tradizione è fondamentale”.


Bigon, con questa affermazione pur veritiera ma inopportuna, ha offerto il destro a quegli sciacalli che altro non aspettavano per riversare un po' di bile sulla societa'.
Gli stessi sciacalli che nel passato ricamavano le stesse critiche alle precedenti gestioni e che quel passato ora sembrano voler difendere a ogni pie' sospinto.
Ovviamente anche se Bigon ha esplicitamente inteso difendere il lavoro attuale senza denigrare i fasti passati, meglio avrebbe fatto a evitare il riferimento alla play-station, dal tono sbeffeggiante. In ogni caso ha risvegliato la mia curiosita' nel voler verificare con un criterio oggettivo, direi scientifico, la storia del Napoli attraverso i risultati nei vari campionati e attraverso le varie proprieta'.
Ovviamente mi sono interrogato su quale criterio adottare per un riscontro veramente obbiettivo, una valutazione scevra da ogni possibile influenza diciamo cosi' personale.
La risposta mi e' venuta nella maniera piu' semplice, infantile direi.
Se voglio sapere il valore effettivo del Napoli nel tempo rispetto alle altre squadre e coi vari presidenti mi basta sommare le varie posizioni ottenute in tutti i campionati, farne una media e confrontarla con gli stessi dati delle altre squadre.
Per evitare un lavoro dispersivo e inutile ho delimitato la mia ricerca alle migliori squadre del dopoguerra (periodo 1946-2010) tralasciando le altre che avrebbero avuto inevitabilmente valori inferiori. Ovviamente il 1 posto in serie A dell'anno x varra' 1, in serie b varra' 1+il num di squadre partecipanti alla serie A, il 1 di C varra'1+il num di squadre totali di serie A e B nell'anno in considerazione. Semplice e scientifico...
Ho tralasciato di porre eccezioni tipo fallimenti societari o penalizzazioni sportive perche' le considero frutto del risultato societario, dal quale dipende ogni altro risultato, sportivo e economico.
I dati raccolti hanno fornito spunti di riflessione interessanti che vi sottopongo qui

Juve 3,4
Inter 3,5
Milan 3,9
Roma 7,1
Fiorentina 7,7
Torino 10,1
Lazio 10,6
Sampdoria 10,9
Napoli 11,4
Bologna 12,8
Genoa 19,7


Il dato in se' (11,4) e' scarsamente significativo se considerato isolatamente, ma e' molto piu' rilevante se paragonato alle concorrenti.
Come vedete in questa classifica il Napoli e' 9: le prime tre destano ben poche sorprese, ma veniamo dopo Roma Fiorentina Torino Lazio e Samp, precedendo -fra le squadre che sono in qst speciale campionato 1946-2010 entro i 20 punti di media-, soltanto Bologna e Genoa. Qualcuno potrebbe obbiettare che includere i campionati del fallimento ci penalizza, ma e' un discorso futile perche' si potrebbe fare con tutte le altre squadre che hanno subito, chi prima e chi dopo, rovesci simili.
Vengono cosi' a cadere tutte le pretese di supremazia e di vanagloria, perche' a buon titolo potrebbero vantarsene molte altre prima di noi. Ancora un'obiezione pertinente sarebbe voler comunque prendere in considerazione i risultati piu' recenti, ma anche qui vedremo che saranno obiezioni vane.

Segmentando i dati del Napoli in periodi limitati, facendo riferimento alla proprieta'
viene fuori

pre-Cuomo(46/53) 12
Cuomo (54-62) 12
pre-Ferlaino (63/68) 10
Ferlaino (69/99) 8
post-Ferlaino (00-03) 26
De Laurentis (04/09) 23


che indica che il periodo migliore e' stato quello di Ferlaino indubitabilmente, ( alla faccia di tutti quelli che lo criticavano e lo criticano) sia per gli scudetti che per la media. Come pero' e' pur vero che Ferlaino ci ha lasciato in serie B e alle soglie di una morte annunciata, aldila' delle sue reali responsabilita'.
Dopo l'ingegnere il vuoto fino al fallimento, e poi Dela che nonostante sia ripartito da una C subita ha gia' migliorato il dato precedente, e se consideriamo gli anni dal suo ritorno in A, e' gia nella media Ferlainiana.
Con grandi prospettive di fare sempre meglio.
Per cui il discorso di Bigon era inopportuno ma non cosi' lontano dalla realta', perche' se e' vero che noi abbiamo avuto grandi trionfi e' altrettanto vero che abbiamo fatto molti piu' tonfi.

Nessun commento: