venerdì 15 ottobre 2010

VESUVIO CONTRO ETNA














Dopp'o fermo 'e 'na semmana
sento ca me saglje 'a smania
pecche' 'a squadra gia' s'allena
p'a trasferta d'o Catania.
Robba tosta 'e rossoblu'
sanno fa nu bello juoco
specie in casa dann'e cchiu'
e 'e partite song'e fuoco.
Ma pecche' sti maraviglje?
Simmo frate de scintille
de tizzune simme figlje
e da lava e de lapille.
Simmo figlje a dduje vulcani
ma si l'Etna e' cchiu' gruoss
'o Vesuvio(manc'e cani)
po' se sceta e ffa 'na mossa
comm'a squadra dopodomani
po' ve rompe tutte l'ossa
dint'a 'na sbattuta 'e mani.

giovedì 14 ottobre 2010

Le pecore (bianco-rosso-azzurro) NERE d'Europa!

Per capire meglio il post di martedi' e' utile fare un po' di esempi comparativi con gli altri campionati per cui comincero' con la Germania. Le medie delle tre squadre italiane in testa a quella classifica stilata sulla base dei risultati dal 45 a oggi, se andiamo a considerare gli ultimi 20 anni e li paragoniamo al resto delle squadre italiane assumono distanze abissali, in quanto c'e' un predominio assoluto nelle vittorie dei campionati lasciando veramente solo briciole agli avversari.
In Germania dando un'occhiata allo stesso periodo si potrebbe concludere che il Bayern e' un po' il corrispettivo delle strisciate avendo vinto il titolo tedesco per 10 volte negli ultimi vent'anni. Ma grattando la fredda superficie dei numeri vediamo che la sostanza e' completamente diversa, perche' il Bayern riesce a ottenere tanti successi perche' prima di tutto societariamente e' una macchina perfetta. Basti vedere che finanziariamente e' il quarto club piu' ricco del mondo, producendo introiti annui per 300 mil. di euro, tenendo a debita distanza tutte le altre concorrenti in patria. E' una societa' per azioni con 150.000 soci e due main partners in societa' (Audi e Adidas per un 20%) che nonostante i debiti per la controllata proprietaria dello stadio Allianz Arena non ha problemi finanziari e un buon equilibrio di esercizio. Questa la prima differenza dai suoi competitors tedeschi ma soprattutto italiani che navigano nei debiti e hanno prodotto solo perdite di esercizio.
Inoltre il Bayern non ha mai subito penalizzazioni per illeciti sportivi o finanziari, seconda sostanziale differenza.
Terza grossa differenza, questa riguardante la Bundesliga rispetto alla serie A italiana, le squadre che competono con il Bayern per il titolo, pur facendo parte di un lotto storicamente e finanziariamente d'elite, si sono alternate al Bayern in questi anni in modo incondizionato da fattori esterni, ma determinato solo dalla forza delle squadre nell'anno in questione e dai risultati del campo.
Infatti vediamo dalla seguente tabella quante squadre si sono fregiate del titolo tedesco


90-91 kaiserslautern
91-92 stuttgart
92-93 werder
93-94 Bayern
94-95 borussia
95-96 borussia
96-97 B
97-98 kaiserslautern
99 B
00 B
01 B
02 borussia
03 B
04 werder
05 B
06 B
07 stuttgart
08 B
09 wolfsburg
10 B


da cui si puo' vedere come in 20 anni se pur il Bayern ha fatto (logicamente) la parte del leone con 10 titoli negli altri 10 ben 5 differenti squadre lo hanno superato in classifica vincendo il titolo.
Una situazione totalmente differente da quella italiana dove da vent'anni la triade mafiosa tiene bloccato un campionato lasciando le briciole agli altri (soprattutto nelle partecipazioni alla CL) con una sola parentesi nel 2000 con Roma e Lazio, parentesi di scudetti pagati nel tempo con un fallimento evitato solo dalla politica.
Una supremazia strisciata ottenuta con le buone e con le cattive, anzi soprattutto con le cattive visti i tanti scandali (passaporti falsi, doping finanziario, bilanci truccati, false cessioni, debiti spalmati, tasse non pagate, retrocessioni e penalizzazioni, corruzioni arbitrali, etc ).
Alla prossima puntata...

mercoledì 13 ottobre 2010

AL CIRCO MASSIMO






Ajere steva 'a festa 'o Colosseo
cu belve e gladiatori dint'all'arena
e c'o cronista a ffa"comme pareo,
datele 'nfaccia, voglio 'a carneficina!".
Ce steva chi cercava 'o poco 'e gloria
e chi filmava p'asci' n'televisione
penzanno 'e s'arrubba' nu poco 'e storia,
turnanno arreto a 'e tiempe do Nerone.
Che belli faccie, che bella civilta',
se credono 'e fa 'a rivoluzione
ca ogne cosa po' giustifica'
ce basta sulo na rivendicazione,
e s'ammacchia' arret'a 'na bandiera
pe' ruvina' 'a vita all'ati cristi
ma stanno tutte quante dint'a 'na schiera
so' serbi, americani o so' leghisti.

martedì 12 ottobre 2010

Noi siamo il Napoli...

“Siamo arrivati da undici mesi e giocheremo ad Anfield Road con il Liverpool. Negli ultimi sedici anni, i tifosi ci giocavano con la Playstation. I gironi erano un nostro obiettivo e l’abbiamo raggiunto. Altre squadre sono andate a casa. Il passato glorioso resta, la tradizione è fondamentale”.


Bigon, con questa affermazione pur veritiera ma inopportuna, ha offerto il destro a quegli sciacalli che altro non aspettavano per riversare un po' di bile sulla societa'.
Gli stessi sciacalli che nel passato ricamavano le stesse critiche alle precedenti gestioni e che quel passato ora sembrano voler difendere a ogni pie' sospinto.
Ovviamente anche se Bigon ha esplicitamente inteso difendere il lavoro attuale senza denigrare i fasti passati, meglio avrebbe fatto a evitare il riferimento alla play-station, dal tono sbeffeggiante. In ogni caso ha risvegliato la mia curiosita' nel voler verificare con un criterio oggettivo, direi scientifico, la storia del Napoli attraverso i risultati nei vari campionati e attraverso le varie proprieta'.
Ovviamente mi sono interrogato su quale criterio adottare per un riscontro veramente obbiettivo, una valutazione scevra da ogni possibile influenza diciamo cosi' personale.
La risposta mi e' venuta nella maniera piu' semplice, infantile direi.
Se voglio sapere il valore effettivo del Napoli nel tempo rispetto alle altre squadre e coi vari presidenti mi basta sommare le varie posizioni ottenute in tutti i campionati, farne una media e confrontarla con gli stessi dati delle altre squadre.
Per evitare un lavoro dispersivo e inutile ho delimitato la mia ricerca alle migliori squadre del dopoguerra (periodo 1946-2010) tralasciando le altre che avrebbero avuto inevitabilmente valori inferiori. Ovviamente il 1 posto in serie A dell'anno x varra' 1, in serie b varra' 1+il num di squadre partecipanti alla serie A, il 1 di C varra'1+il num di squadre totali di serie A e B nell'anno in considerazione. Semplice e scientifico...
Ho tralasciato di porre eccezioni tipo fallimenti societari o penalizzazioni sportive perche' le considero frutto del risultato societario, dal quale dipende ogni altro risultato, sportivo e economico.
I dati raccolti hanno fornito spunti di riflessione interessanti che vi sottopongo qui

Juve 3,4
Inter 3,5
Milan 3,9
Roma 7,1
Fiorentina 7,7
Torino 10,1
Lazio 10,6
Sampdoria 10,9
Napoli 11,4
Bologna 12,8
Genoa 19,7


Il dato in se' (11,4) e' scarsamente significativo se considerato isolatamente, ma e' molto piu' rilevante se paragonato alle concorrenti.
Come vedete in questa classifica il Napoli e' 9: le prime tre destano ben poche sorprese, ma veniamo dopo Roma Fiorentina Torino Lazio e Samp, precedendo -fra le squadre che sono in qst speciale campionato 1946-2010 entro i 20 punti di media-, soltanto Bologna e Genoa. Qualcuno potrebbe obbiettare che includere i campionati del fallimento ci penalizza, ma e' un discorso futile perche' si potrebbe fare con tutte le altre squadre che hanno subito, chi prima e chi dopo, rovesci simili.
Vengono cosi' a cadere tutte le pretese di supremazia e di vanagloria, perche' a buon titolo potrebbero vantarsene molte altre prima di noi. Ancora un'obiezione pertinente sarebbe voler comunque prendere in considerazione i risultati piu' recenti, ma anche qui vedremo che saranno obiezioni vane.

Segmentando i dati del Napoli in periodi limitati, facendo riferimento alla proprieta'
viene fuori

pre-Cuomo(46/53) 12
Cuomo (54-62) 12
pre-Ferlaino (63/68) 10
Ferlaino (69/99) 8
post-Ferlaino (00-03) 26
De Laurentis (04/09) 23


che indica che il periodo migliore e' stato quello di Ferlaino indubitabilmente, ( alla faccia di tutti quelli che lo criticavano e lo criticano) sia per gli scudetti che per la media. Come pero' e' pur vero che Ferlaino ci ha lasciato in serie B e alle soglie di una morte annunciata, aldila' delle sue reali responsabilita'.
Dopo l'ingegnere il vuoto fino al fallimento, e poi Dela che nonostante sia ripartito da una C subita ha gia' migliorato il dato precedente, e se consideriamo gli anni dal suo ritorno in A, e' gia nella media Ferlainiana.
Con grandi prospettive di fare sempre meglio.
Per cui il discorso di Bigon era inopportuno ma non cosi' lontano dalla realta', perche' se e' vero che noi abbiamo avuto grandi trionfi e' altrettanto vero che abbiamo fatto molti piu' tonfi.

lunedì 11 ottobre 2010

Era de Maggio

E ora un po' di storia recente...