venerdì 1 ottobre 2010

LA CADUTA DELL'IMPERO

Ce simmo, fedelissimi compagni,
levammoce sti prete da dint'e scarpe,
arrivano sti piecuri sulagni
cu bandiere giallorosse e sciarpe,
credennose 'e fa n'atu bottino
e se ne turna' a casa a mani chiene,
ma chesta vota nun mi ha fa' 'o ...burino-
vencimmo nuje e tu ne pave 'e pene!
Romano mio, tu si capitolino,
te siente sempe a centro 'e chistu munno
ma 'o puzzo de' denari nu matino
se seccaje e mo' ne vide 'o funno.
E' stato nu risveglio brutt'assaje
l'impero sta fernenno in disonore
cu Totti ch'e nu rre ca nun ce sta maje
e cu nu ddio 'e 'mbriacone imperatore.
Pircio' mo' lassa sta sti suonne 'e gloria
a chi e' destinato a ffa' 'o futuro,
'o Napule adda scrivere sta storia
e a vvuje ve resta sulo 'o cap'e muro.

giovedì 30 settembre 2010

E guerra e' stata!!!

In bocca al lupo, guerrieri!!


Gli spalti e i salotti

Roma (4-4-2): Lobont; Cicinho (18' st Cassetti), Mexes, N. Burdisso, Castellini; Menez (1' st Adriano), Pizarro, De Rossi, Perrotta; Totti, Vucinic (18' st Borriello). A disp: Doni, Juan, Julio Baptista, Brighi. All. Ranieri
Cluj (4-4-1-1): Nuno Claro; Panin, Alcantara, Cadù, Rada; Dica, Kivuvu, Edimar (23' st Konè), Juan Culio; Hora (31' st De Zerbi); Traorè (37' st Bjelanovic). A disp: Stancioiu, Tony, Piccolo, Bastos. All. Cartu
Arbitro: Eriksson (Svezia)
Marcatori: nel st 24' Mexes, 26' Borriello, 33' Rada
Note: ammoniti: Dica per gioco scorretto.
Spettatori: 30.000

Riprendo il discorso di martedi' sui dati degli spettatori, per ribadire il concetto sul quale marcavo l'accento, cioe' il calo imputato a diversi fattori -le agibilita'
scomode degli impianti, l'avversione per la tessera, le possibili violenze, gli incrementi dei prezzi. Ma indubitabilmente tutti questi sono scarsamente incisivi rispetto all'influenza dell'aumento dei tele-spettatori. E' chiaro che -considerando che gli abbonamenti alle emittenti televisive hanno raggiunto costi considerevoli- chi gia' paga per un evento e' portato inevitabilmente a evitare i disagi di recarsi allo stadio.
Basta vedere l'esempio freschissimo sopra proposto di Roma-Cluji di Champions League con soli 30.000 spettatori, dove 18.000 di questi erano abbonati in promozione gratuita per la prima di CL, e solo 12.000 paganti.
Fanno ridere allora le considerazioni di parte della tifoseria sul calo spettatori al S.Paolo, che sarebbe dovuto a chissa' quali strategie societarie sbagliate, perdendo cosi' di vista il principale nemico dello stadio:la tv.
Detto questo, pero'- e non vi sembri contraddittorio- per controbattere questo trend negativo si deve coltivare il pubblico da stadio implementando contemporaneamente
tutti quei fattori che singolarmente soccombono alla forza dell'offerta televisiva.
E' inutile fare promozioni su singole partite (come per Roma-Cluji o Napoli-Chievo), se poi lo stadio e' vecchio e disagevole.
Si devono ripensare le politiche per fidelizzare il proprio pubblico con mezzi e strategie nuove, a 360 gradi, che comprendano l'offerta stadio, marketing e ogni iniziativa anche sociale che riesca a coinvolgere il tifoso nella vita del club, sulla strada che hanno aperto all'estero, a partire dall'esempio inglese, che pur avendo le stesse
offerte televisive riesce ad avere sempre stadi pieni per tutto l'anno.
Quindi piu' del prezzo conta il fatto che lo spettacolo del calcio allo stadio e' in competizione col salotto di casa, e finche' i vantaggi della comodita' di casa saranno superiori al coinvolgimento emotivo dello stadio, la guerra avra' un destino avverso segnato. A favore della poltrona e degli spalti coi tifosi di cartone.....

mercoledì 29 settembre 2010

Nu scongiuro p'a trasferta

Stu girone e' accuminciato
cu nu scontro aret'a n'ato
ce ne jamme a Bucarest
e cca' lasciamme tutt'e peste.
Curnicielli contro 'a seccia
da ricotta casareccia
quadrifoglio e fierro viecchio
'e cavallo p'o maluocchio,
recitammo nu' scongiuro
ca ce leva ogne fattura,
nu santino aret'a porta
vence ogne mala sciorta,
jammuncenne a Romania
cu sta bella poesia.

martedì 28 settembre 2010

Il paradosso


Media spettatori
Media spettatori della Serie A 2009-10: 25.570
[25][26].
Club
Pos.
Media
Max.
Totale
Abbonamenti
Inter
1
52.492
80.018
1.067.698
40.327
Napoli
2
47.049
56.211
775.141
17.000
Milan
3
42.809
78.467
813.373
27.865
Roma
4
40.925
61.898
778.516
24.454
Lazio
5
36.515
61.615
686.920
25.579
Fiorentina
6
27.427
38.389
521.127
20.349
Genoa
7
27.019
33.265
486.122
24.289
Bari
8
25.393
51.943
482.423
13.154
Sampdoria
9
25.239
34.494
479.551
20.406
Palermo
10
24.978
35.872
475.314
16.370
Juventus
11
23.186
25.779
435.560
19.048
Bologna
12
20.130
33.067
369.934
12.583
Udinese
13
17.242
23.874
329.762
13.960
Parma
14
17.050
21.323
324.157
13.691
Catania
15
15.342
20.941
291.504
10.668
Atalanta
16
13.201
20.764
245.369
7.980
Cagliari[27]
17
12.985
NC
NC
NC
Chievo
18
11.922
28.136
226.517
6.962
Siena
19
11.043
15.373
213.571
8.444
Livorno
20
10.645
15.982
202.700
7.427



Audience televisiva
Audience media per società delle gare di Serie A TIM 2009-2010 trasmesse in diretta sui canali
SKY e Mediaset Premium[26]:
Club
Pos.
Media Sky
Media MP
% Sky
Inter
1
1.001.297
713.306
4,57%
Juventus
2
919.612
572.044
4,24%
Milan
3
781.319
597.567
3,53%
Roma
4
608.311
523.197
3,05%
Napoli
5
426.736
529.103
2,18%
Lazio
6
362.039
289.540
1,68%
Fiorentina
7
349.341
519.962
1,74%
Genoa
8
317.295
228.167
1,39%
Palermo
9
309.416
416.151
1,38%
Sampdoria
10
278.828
483.122
1,28%
Bari
11
222.310
203.007
1,24%
Udinese
12
206.363
287.782
1,02%
Catania
13
198.743
238.780
1,04%
Chievo
14
188.661
203.507
0,99%
Parma
15
178.603
324.866
0,99%
Livorno
16
173.558
210.458
0,96%
Cagliari
17
147.789
144.296
0,91%
Bologna
18
135.475
149.821
0,88%
Atalanta
19
134.147
126.623
0,80%
Siena
20
134.143
219.162
0,77%


Se diamo un'occhiata a questi dati potremmo certo ricavarne che siamo lanciatissimi verso la vetta del calcio come business, in quanto sia come spettatori allo stadio -dietro solo all'Inter campione-, sia come pubblico televisivo dove siamo dietro le strisciate e la Roma-, siamo ai primissimi posti, meglio che sul campo di gioco.

Mi si puo' far notare che questa non e' una novita' perche' la passione dei supporters azzurri

ha un'eco mondiale, pero' sarebbe superficiale vederla come un fenomeno costante e omogeneo nel tempo. Ci sono stati alti e bassi legati ai risultati della squadra ma anche della societa' che le sta dietro.

Ovvio che una campagna acquisti di valore faccia lievitare gli abbonamenti, ma, come si vede dai dati anche delle altre squadre, questi non sempre sono determinanti sul totale degli spettatori, laddove la classifica degli abbonati e quella degli spettatori totali quasi mai coincide.

Il totale degli spettatori ormai e' dettato quasi esclusivamente dai risultati della squadra, molto meno da tutti gli altri fattori (mercato, televisioni, impianti).

E' anche vero che tutti gli altri fattori incidono sempre piu' sul totale generale del pubblico italiano che si reca allo stadio, e qui e' giusto gettare uno sguardo sul problema tele-spettatore.

Lo ritengo un problema perche' il telespettatore non e' realmente un tifoso di calcio, mancando di tutte le abitudini e i comportamenti che lo contraddistinguono.

Non partecipa a un rito sociale, non si sente parte di un gruppo, ma dal suo salotto guarda uno spettacolo che puo' in ogni istante abbandonare, per distrazione, disaffezione o disinteresse.

A quel punto il calcio perde il tifoso per acquistare uno spettatore che sara' sempre piu' occasionale e meno legato a un suo gruppo di riferimento, sia per l'enorme ventaglio di scelta sia

per le caratteristiche intrinseche del media.

Questo discorso generale si applica anche al Napoli, anche se in un contesto da definire meglio.

Se guardiamo la media spettatori delle altre squadre notiamo che a parte l'Inter (super mercato e super campionato) e il Napoli neanche le societa' che sono andate benissimo hanno numeri che arrivino ai 30.000, fatta eccezione per lazio e roma (40.000 ma seconda in classifica!!).

Il Napoli, come un po' per le capitoline, ha sempre sovvertito i vari trends con la passione del proprio pubblico, ma in piu' ha il fatto che dopo anni di stenti, si e' ripartiti alla grande anche se dalla C. Questo giustifica il paradosso per cui avevamo-allora piu' di adesso- i pienoni contro i Lanciano vari, ma fa anche capire che per tutti i motivi generali sopra citati, con l'andar del tempo e l'assestamento in una condizione di vertice, lo stadio perdera' progressivamente spettatori, a meno di grandi campionati, sempre piu' competitivi.

E che siamo destinati, per colpa delle tv, a fare la fine delle strisciate, che avranno il grande pubblico solo nei momenti topici della stagione. Nelle altre partite ci saranno i soliti quattro gatti,

se non finiremo come a Trieste (vedi foto) col pubblico di cartone!



lunedì 27 settembre 2010

Rigodiamo

'A criatura s'e' scetata!!

Massimo Troisi - che in verita' non era un accanito appassionato di calcio- stara' comunque sorridendo alla vittoria travolgente di ieri: e' stata la "solita" grandissima rimonta di un Napoli corsaro lontano dal S.Paolo.
Questa vittoria testimonia anche della crescita complessiva della rosa, avendo visto gli inserimenti dei nuovi con un effetto piu' positivo sulla gara, anche se sicuramente sono ancora lontani dall'efficacia dei titolari.
Pero' anche se il Napoli era passato, ancora una volta, in svantaggio la gara l'aveva sicuramente dominata senza patemi.
Manca cio' che mancava sicuramente anche l'anno scorso, cioe' la capacita' di finalizzare con migliori percentuali la capacita' della squadra di creare occasioni da rete. Capacita' che Cavani, grazie a una maturazione delle sue doti di goleador, ha subito sfruttato alla grandissima.
Ora e' il momento di trovare la grinta, la tranquillita' e la sicurezza necessaria per avere una continuita' di risultati anche casalinghi, dove l'ansia di parte della tifoseria di voler vincere ad ogni costo e di non ammettere passi falsi, si trasmette anche alla squadra, che ha in questo un suo punto debole, specie in alcuni uomini. Allo stadio ci vuole entusiasmo e fiducia, anche quando si e' in svantaggio e non solo quando si gioca bene. Speriamo che i troppi Mughini sugli spalti lo capiscano...