martedì 16 settembre 2008

'A sagliuta!

Tendenzialmente preferisco considerarmi un napoletano cittadino del mondo e di spingere nel mio piccolo verso l'unita' degli uomini difendendo le differenze. Convengo che attualmente viste le nostre condizioni si rimpianga la situazione pre-unitaria, purtroppo pero' la realta' e' un'altra.
Il popolo di cui parli, quella nazione e' morta 150 anni fa e non si ricostituira' mai piu', per evidenti motivi, le differenze fra le regioni meridionali sono incolmabili.
E' rimasta Napoli unica con quella speranza, manco piu' le altre provincie nutrono tali aspirazioni. Anche perche' a parte Caserta si puo' dire che le altre tre provincie stanno facendo passi avanti che Napoli stenta a fare.
Possiamo fare un'enclave tipo Sarajevo al massimo. A parte l'iperbole scherzosa per me si deve cercare di dare sostegno a forze nuove della nostra societa' anziche' abbandonarsi al qualunquismo o a utopistiche e irrealizzibili visioni.
Cerchiamo di favorire un'idea di riscatto attraverso le forze migliori e non compromesse col passato, che pensano davvero di poter cambiare in meglio la nostra terra. Non ci sono scorciatoie per una Napoli che torni agli antichi fasti, solo vicoli chiusi o una lunga e faticosa salita.

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