La ballata di Rosina
Eccola qui, miei cari ascoltatori
la storia di chi fra quei giocatori
e' stato un di' fregato dalla sorte
e, nel sentir, voi riderete forte.
Raccontero' di come un tal Rosina
gioco' a Verona, a Parma e col Torino,
parti' alla grande mettendosi in vetrina
finche' un giorno fini' nella latrina.
Quel giorno fu nella citta' del golfo
sotto al Vesuvio, odor di sale e zolfo,
contro gli azzurri, fra tacchi finte e scatti,
provo' di tutto per farli uscire matti.
Chissa' perche'- non gli riusciva niente,
fu come se lui fosse il piu' scadente:
perdeva palla, falliva ogni passaggio,
cadeva sempre, sbagliava ogni palleggio.
E dopo un po', perfino Novellino
gia' si stanco' del pupo da teatrino,
lo sostitui' chiamandolo cretino
e lo caccio' per sempre dal Torino.
2 commenti:
Gennarì.....è bellissima!!! mannaggia 'a capa toia ! ahahahahahaha!!!!!!
comunque sei in forma !! bravo!!!!
che bella.......pure quei fischietti poi.....grande zeba!!!
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