Roma (4-4-2): Lobont; Cicinho (18' st Cassetti), Mexes, N. Burdisso, Castellini; Menez (1' st Adriano), Pizarro, De Rossi, Perrotta; Totti, Vucinic (18' st Borriello). A disp: Doni, Juan, Julio Baptista, Brighi. All. Ranieri
Cluj (4-4-1-1): Nuno Claro; Panin, Alcantara, Cadù, Rada; Dica, Kivuvu, Edimar (23' st Konè), Juan Culio; Hora (31' st De Zerbi); Traorè (37' st Bjelanovic). A disp: Stancioiu, Tony, Piccolo, Bastos. All. Cartu
Arbitro: Eriksson (Svezia)
Marcatori: nel st 24' Mexes, 26' Borriello, 33' Rada
Note: ammoniti: Dica per gioco scorretto. Spettatori: 30.000
Riprendo il discorso di martedi' sui dati degli spettatori, per ribadire il concetto sul quale marcavo l'accento, cioe' il calo imputato a diversi fattori -le agibilita'
scomode degli impianti, l'avversione per la tessera, le possibili violenze, gli incrementi dei prezzi. Ma indubitabilmente tutti questi sono scarsamente incisivi rispetto all'influenza dell'aumento dei tele-spettatori. E' chiaro che -considerando che gli abbonamenti alle emittenti televisive hanno raggiunto costi considerevoli- chi gia' paga per un evento e' portato inevitabilmente a evitare i disagi di recarsi allo stadio.
Basta vedere l'esempio freschissimo sopra proposto di Roma-Cluji di Champions League con soli 30.000 spettatori, dove 18.000 di questi erano abbonati in promozione gratuita per la prima di CL, e solo 12.000 paganti.
Fanno ridere allora le considerazioni di parte della tifoseria sul calo spettatori al S.Paolo, che sarebbe dovuto a chissa' quali strategie societarie sbagliate, perdendo cosi' di vista il principale nemico dello stadio:la tv.
Detto questo, pero'- e non vi sembri contraddittorio- per controbattere questo trend negativo si deve coltivare il pubblico da stadio implementando contemporaneamente
tutti quei fattori che singolarmente soccombono alla forza dell'offerta televisiva.
E' inutile fare promozioni su singole partite (come per Roma-Cluji o Napoli-Chievo), se poi lo stadio e' vecchio e disagevole.
Si devono ripensare le politiche per fidelizzare il proprio pubblico con mezzi e strategie nuove, a 360 gradi, che comprendano l'offerta stadio, marketing e ogni iniziativa anche sociale che riesca a coinvolgere il tifoso nella vita del club, sulla strada che hanno aperto all'estero, a partire dall'esempio inglese, che pur avendo le stesse
offerte televisive riesce ad avere sempre stadi pieni per tutto l'anno.
Quindi piu' del prezzo conta il fatto che lo spettacolo del calcio allo stadio e' in competizione col salotto di casa, e finche' i vantaggi della comodita' di casa saranno superiori al coinvolgimento emotivo dello stadio, la guerra avra' un destino avverso segnato. A favore della poltrona e degli spalti coi tifosi di cartone.....
giovedì 30 settembre 2010
Gli spalti e i salotti
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2 commenti:
Completamente d'accordo.
grazie riccardo, bella anche la tua idea sulle agevolazioni dei prezzi, se ti va puoi postare qlc o mandarmela e te la posto io, per qls problema
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